Infuria lo scontro politico dopo la sentenza del Consiglio di Stato che accoglie il ricorso del Governo, ed in particolare del ministero della Coesione. Sospesa l'ordinanza del Tar Campania, che aveva sostanzialmente accolto le rimostranze della Regione.
Oggetto del contendere, lo sblocco dei fondi di coesione e le tempistiche per addivenire ad un accordo istituzionale. Dal centrodestra è partito un fuoco di fila durissimo contro il presidente Vincenzo De Luca.
"Il Consiglio di Stato conferma e decreta la correttezza delle procedure del Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud e conseguentemente dell’azione di Governo del Ministro Fitto”. Così in una nota Stefano Caldoro, capo dell'opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania .
“L’accordo per la coesione che altre Regioni hanno già siglato, ha subìto in Campania un iter più complesso per le evidenti inadempienze della Giunta guidata da Vincenzo De Luca. In sintesi nessuna inadempienza del Governo e al contrario grossolani errori della Regione. Smascherata, dunque, la sterile propaganda del Presidente della Regione. Ora è il momento dell’impegno e della serietà per garantire alla Campania le risorse necessarie agli investimenti che il Governo Meloni e il Ministro Fitto assicureranno al nostro territorio”, ha aggiunto Caldoro.
"Ancora una volta, il governo dimostra di operare bene. La Sentenza del Consiglio di Stato non lascia spazio a dubbi: ennesima figuraccia del presidente Vincenzo De Luca che ora dovrebbe ammettere i propri errori e chiedere scusa ai cittadini". Così l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati. “Ormai, le accuse di De Luca al governo hanno il sapore del ridicolo, siamo stanchi di queste polemiche che hanno il solo scopo di provare ad infangare l’operato del governo. Con questa maggioranza di governo è finito il tempo del sistema clientelare che privilegia solo gli amici del cerchio magico - ha detto l’onorevole Bicchielli – Questo sistema inizia a scricchiolare, presto o tardi De Luca si renderà conto che anche la sua era sta giungendo al termine".
“Il tempo è sempre galantuomo. Rispetto alla questione dei fondi Ue, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Ministero ritenendo corretto l'operato del Dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio. Da Palazzo Spada arriva non solo la conferma che non vi sono state inadempienze ma che non esiste alcun presupposto per nominare un commissario. Il presidente De Luca viene smascherato ancora una volta insieme a tutte le balle che continua a diffondere, ai fallimenti che spaccia per trionfi, ai ritardi di cui lui è la sola causa. Invece di fare ‘ammuina’, cominci una buona volta a prendersi le proprie responsabilità e collabori con il Governo nazionale se veramente ha a cuore il bene dei campani", la riflessione di Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.
“Il Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti della sentenza del Tar Campania che dava ragione al governatore De Luca sui fondi di coesione. Un’ottima notizia che finalmente mette a tacere chi troppo presto ha cantato vittoria. A De Luca dico: “Chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. I cittadini campani hanno finalmente aperto gli occhi e capito chi ha distrutto la Sanità nella nostra regione e chi, in nove anni di sciagurato governatorato, ci ha di fatto resi ultimi in tutte le classifiche. Da troppi anni la Campania continua ad essere maglia nera in tutti gli indicatori sociali ed economici, mentre De Luca, che politicamente non conosce vergogna, prosegue nella sua strategia della menzogna nel vano tentativo di attribuire agli altri i suoi fallimenti. Gli consiglierei di dimettersi ad horas", l'affondo del senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia Campania.
Caustico anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: "La figuraccia di De Luca si commenta da sola e dimostra che con le polemiche non si va da nessuna parte. In questo modo si è prodotto solo un danno ai cittadini della Campania ritardando risorse importanti per la Regione e gli investimenti necessari. De Luca non solo non ha saputo spendere le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione della programmazione 2014-2020, ferme al 37% del totale stanziato di 9,3 miliardi di euro con soli 3,5 miliardi spesi, ma ha alimentato una politicizzazione maldestra che ha prodotto solo disinformazione, ingannando i campani sulle vere responsabilità di questa grave inadempienza. Per non parlare della grave situazione in cui versa la sanità campana che, a dispetto di una classe medica e paramedica di prim’ordine, conosce una migrazione sanitaria verso altre regioni che lede il diritto alla salute dei campani", l'accusa dell'esponente del Governo.
Dal canto suo, Vincenzo De Luca - nella consueta diretta social del venerdì - ha chiarito che il provvedimento del Consiglio di Stato costituisce in ogni caso un invito ad arrivare in tempi rapidi ad una soluzione tra Regione e Governo, nell'ambito di una leale collaborazione istituzionale.