"Da quando, lunedì scorso, è entrato in vigore il nuovo regolamento del parco della villa Floridiana, realizzata nel quartiere Vomero, tra il 1817 e il 1819, dall'architetto Antonio Niccolini, su incarico del re Ferdinando IV di Borbone che ne fece dono alla moglie morganatica Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, regolamento che principalmente consente, per la prima volta e dopo oltre due secoli di storia, l'accesso ai cani, l'habitat abituale del parco borbonico risulta sconvolto. Lungo il viale principale, dove fino alla scorsa settimana, s'incontravano numerosi gatti della storica colonia felina presente nella villa, alcuni addirittura a prendere il sole sulle panchine, sono scomparsi e non si capisce dove siano finiti, anche se non è difficile immaginare l'impossibilità di una convivenza, nello stesso ambiente e senza la delimitazione di specifiche aree distinte, di cani e di gatti ".
A segnalare ancora una volta i problemi che si stanno già evidenziando a pochi giorni dall'entrata in vigore del nuovo regolamento, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione vomero, che è sceso in campo più volte per l'antico parco borbonico, pure con la creazione sul social network Facebook del gruppo: "Amici della Floridiana", che conta quasi 3.500 iscritti.
"Ma non va meglio per gli uccelli - sottolinea Capodanno -. Intorno alle 13, quando fortunatamente molte persone, specialmente mamme con bambini in tenera età, presenti in gran numero nelle prime ore della mattinata, si erano già allontanate, sul prato centrale è spuntato all'improvviso un cane che, trascinando la persona che lo teneva al guinzaglio, si è messo a correre all'impazzata in direzione di alcuni gabbiani, spaventandoli e costringendoli ad abbandonare il prato.
L'ennesima testimonianza della necessità di revocare o quantomeno sospendere il provvedimento, che consente, allo stato, l'accesso dei cani a tutte le zone del parco, sia viali che prati - puntualizza Capodanno -. Episodi che non possono e non devono passare sotto silenzio, anche perché potrebbero rappresentare le avvisaglie di eventi più gravi che potrebbero verificarsi in futuro.
Impossibile peraltro effettuare gli opportuni controlli sulle nuove regole - afferma Capodanno - alla luce del dato che, allo stato, la guardiania e la vigilanza del parco è affidata a una ditta esterna con la presenza quotidiana di soli tre addetti, due che rimangono fissi ai due cancelli d'ingresso, uno in via Cimarosa e uno in via Aniello Falcone e un terzo all'interno del parco, che dovrebbe garantire la vigilanza su ben 60.000 metri quadrati di superficie, tale è l'estensione attuale della villa Floridiana. Un compito, come si comprende, del tutto impossibile per una sola persona. Anche perché questo unico addetto alla vigilanza laddove pure riscontrasse qualche infrazione alle attuali norme regolamentari non potrebbe neppure intervenire. Innanzitutto perché nel regolamento non sono previste sanzioni, ma anche perché, seppure ci fossero, sarebbe del tutto privo dei poteri per poterle irrogare, col rischio anche di essere anche denunciato per abuso di potere.
Sulle questioni sollevate Capodanno chiede il sollecito intervento della direzione regionale dei musei della Campania, alla quale è affidata la gestione villa Floridiana, per l'attuazione immediata delle modifiche richieste e, in mancanza, degli organi di controllo, magistratura compresa.