Benevento

In sette giorni dal confronto con la difesa meno perforata a quello con l'attacco più prolifico. Il Benevento sale sulle montagne russe e tocca gli apici virtuosi delle due rivali più serie nella corsa alla promozione. La Juve Stabia, in verità, ha “tolto il disturbo”, è volata in B e potrà affrontare le ultime tre partite senza patemi. L'Avellino, invece, vuole fortissimamente il secondo posto, consapevole che nella corsa play off questo regali vantaggi inequivocabili. 

Le due sfide della strega hanno quasi le stesse caratteristiche: sono in palio punti importantissimi, ma c'è anche da affrontare un fattore psicologico che viene ingigantito dalla particolarità di un derby. Lo spieghiamo con parole semplici: perdere il secondo posto a scapito di un Picerno (prendiamo solo come esempio la giovane formazione lucana) fa molto meno male che perderlo contro l'Avellino. Questo possiamo dirlo senza tema di smentita.

Così, ad un derby che già di per sé ha significati che vanno molto al di là della routine, si aggiunge anche questa lotta all'ultimo respiro per la conquista del secondo posto.

SE SI ARRIVA SECONDI... Lo ricordiamo per i più distratti. Il secondo posto dà diritto ad entrare nella competizione dei play off al secondo turno della fase nazionale (18-21 maggio), quando le concorrenti sono ormai ridotte ad otto (le tre seconde, appunto, che saranno teste di serie, e le cinque che arrivano dal turno precedente). Potremmo anche chiamarli quarti di finale, perchè dopo ci saranno solo semifinali (25-28 maggio) e finali (2-9 giugno) racchiuse nella cosiddetta “Final four”.

SE SI ARRIVA TERZI... Chi invece arriva al terzo posto, entra in scena nel cosiddetto primo turno della Fase nazionale (11-14 maggio), che potremmo altresì definire “ottavi di finale”. Qui le contendenti iniziali sono 10, le tre terze sono teste di serie, insieme alla migliore che arriva dalla fase a gironi e alla vincitrice della Coppa Italia (il Catania, se non sprofonderà nei play out) e sfideranno le altre cinque che provengono dalla fase a girone.

Come si vede la differenza tra chi arriva seconda e chi terza è racchiusa nella disputa di una sfida in più (andata e ritorno), che non è certo cosa di poco conto, considerato gli avversari che saranno tutti di buona caratura.

DERBY DA VIVERE. La febbre del tifo è già scattata. In Irpinia gonfiano il petto per un attacco stellare, 60 reti in totale, 36 nel girone di ritorno come non ha fatto nessuno in Italia, e ben 15 nelle ultime 4 gare. Il Benevento risponde con la classifica del ritorno che lo vede in vetta un punto più su della Juve Stabia e ben 4 sull'Avellino. Segno che nel girone di ritorno, al di là di difese ermetiche e attacchi prolifici, la strega ha saputo fare più punti di tutti. Ma lunedì questi successi parziali non avranno alcun valore: ci sarà un derby da onorare e da vincere per afferrare il primo traguardo della stagione. Il migliore raggiungibile dopo la vittoria diretta.