Sei anni di reclusione per S.M., 42 enne di Nocera Inferiore, da anni residente tra le province di Salerno ed Avellino, questa è la condanna inflitta del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, Dott. Francesco Guerra. Gravissime le accuse mosse nei confronti della donna, allo stato rinchiusa nel Carcere di Benevento: maltrattamenti nei confronti dei 3 figli minori, prostituzione minorile ed atti sessuali con minorenni, tanto che la Procura di Salerno aveva chiesto una condanna nettamente più severa, superiore ai 10 anni di carcere.
I fatti si sono verificati fino al luglio del 2023
Raccapriccianti le dichiarazioni dei figli, in particolare di quella più grande, che ha raccontato le orrende dinamiche che si verificavano in casa, dalle punizioni corporali alla deliberata privazione del cibo. In particolare la giovane, oggi maggiorenne, ha raccontato delle percosse ricevute quotidianamente a seguito del suo disturbo di enuresi, protrattosi fino all'età di sedici anni, motivo per il quale era costretta a dormire su di un materasso senza lenzuola. Il figlio più piccolo veniva nutrito soltanto con pastina in bianco e wrustel, tanto che in una occasione avvertiva un malore a scuola e si rese necessario l'intervento di una autoambulanza.
I successivi accertamenti evidenziarono un forte stato di anemia. Ben più raccapriccianti, poi, i racconti dei figli in ordine agli atti sessuali che erano costretti a compiere soprattutto nei confronti di un amico della madre, tale S..A., il quale in cambio di poche decine d'euro abusava in particolar modo della figlia maggiore, all'epoca solo quindicenne. A detta di quest'ultima, oggi collocata in una struttura protetta, gli amplessi si sarebbero verificati anche alla presenza e con la partecipazione attiva della madre, oltre che del predetto S.A. Oltre alla donna, che su consiglio del proprio difensore di fiducia, l'avvocato Rolando Iorio, ha optato per il rito abbreviato, sono imputati sia il padre dei bambini , I.V., che l'amico della madre, S.A.. Per quest'ultimi due si procede con il rito ordinario.
Al vaglio del Giudice anche numerose fotografie e filmini dal contenuto pedopornografico rinvenuti nella disponibilità di S.A.. L'Avvocato Rolando Iorio, al termine di una accorata arringa, ha evidenziato e dimostrato come in realtà la propria assisitita, la quarantaduenne S.M., fosse ella stessa una vittima delle altre persone coinvolte nella triste vicenda, anch'esse allo stato rinchiuse in carcere. La madre, in particolare, era costretta a dormire sul pavimento, in un angolo della cucina. Argomentazioni fondate che hanno comunque convinto, seppure in parte, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno che ha inflitto alla donna una condanna notevolmente più bassa di quella invocata a gran voce dal Pubblico Ministero.