Benevento

“Qui il calcio si fa per amore e l'amore non ha confini”. Gliuomini diceva il professor Bellavista, al secolo Eduardo De Crescenzo - si dividono in uomini d’amore e uomini di libertà, a seconda se preferiscono vivere abbracciati l’uno con l’altro oppure preferiscono vivere da soli per non essere scocciati. Ecco, Oreste Vigorito è certamente un uomo d'amore, non fosse altro che per quella parola che usa ripetere all'infinito: “Insieme”. Un mantra, un “claim”, per dirla con un termine molto in voga di questi tempi. Il presidente è rimasto colpito dalla scena finale in Curva Sud: “I sanniti danno amore nelle occasioni importanti: non mi aspettavo una cosa del genere, questa capacità di tirare fuori dal dolore la forza per rialzarsi la dà solo la gente vera, quella con gli attributi che hanno... le pale eoliche che girano per la testa, uomini che non si arrendono anche quando non c'è vento. Il vento, che quando ci sarà, ci spingerà tutti in avanti”. 

Ripercorrere una stagione come quella attuale non è semplice. “E' stato un campionato costruito sulle macerie, che ci hanno ostacolato per tutta la stagione. Nonostante ciò, la squadra ha fatto due serie positive di 12 e 13 partite: purtroppo abbiamo trovato un avversario che ha giocato il suo campionato più importante da quando esiste”. Eppure questo pareggio non sa per niente di sconfitta, anzi... “Noi l'abbiamo vinto innanzitutto sugli spalti ed è quello che mi spinge a parlare. Oggi sono un presidente orgoglioso della propria tifoseria e sa che per la prima volta ha vinto anche dopo una partita non vinta”. 

Approcciare i play off con questo atteggiamento vale tanto: “Con questa dignità ci avviciniamo ad una grande sfida, quella dei play off. Dite che non siamo fortunati, ma vi ricordo che gli ultimi li abbiamo vinti, perchè non può capitare ancora?”. 

Quella con la Juve Stabia è stata una serata speciale: “Ho ritrovato una parte del mio Benevento e anche il Benevento del futuro con tanti ragazzi provenienti dal settore giovanile. Non dimentichiamo che è un settore che ha mandato tanti calciatori in A e in B e che le nostre formazioni sono ai primi posti delle varie classifiche oltre che essere linfa per la prima squadra. Mi fa piacere pensare che da lassù Ciro e anche Carmelo abbiano guardato i vari Perlingieri, Talia, Carfora e abbiamo pensato che il Benevento stia arrivando alla sua missione: una squadra costruita sulle ceneri per progettare il futuro. E' per questo che dico che il nostro futuro inizia l'8 aprile: questo è il mio 18esimo anno alla guida della società giallorossa, insieme a questa tifoseria ho avuto la capacità di rinascere”.

Autocritico quanto basta: “Forse la miscela di oggi andava messa insieme un po' prima, ma il nostro campionato inizia stasera. I giocatori hanno recepito tutto, soprattutto la capacità di ritrovarsi: è stata la cosa più bella”.

Una chiosa sul prossimo derby: “Ad Avellino sarà una sfida accesa, adesso dobbiamo essere più bravi di loro. Io sono convinto che lo siamo, dimostriamolo anche sul campo”.