Sant'Angelo a Cupolo

I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Benevento, al termine delle indagini hanno arrestato due fratelli originari e residenti a Sant’Angelo a Cupolo, si tratta di Massimo R., 43 anni e Gianluca R., 34 anni, entrambi ritenuti responsabili di tentato omicidio, estorsione, rapina ai danni del titolare di un bar di San Marco ai Monti e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Secondo l'accusa, i due in più riprese si sono recati al bar “la lucertola” di San Marco ai Monti dove, facendosi forti della loro violenza ed arroganza, “hanno costretto il proprietario del locale, un uomo di 54 anni, ad elargire gratuitamente consumazioni di vario genere, sigarette e prodotti di tabaccheria, ponendolo con la sua intera famiglia in uno stato di soggezione talmente grave da indurlo a chiudere cautelativamente il bar per non avere più problemi”. Sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri, “nella serata del 21 settembre i due fratelli si erano recati all’interno dell'attività commerciale per ottenere gratuitamente consumazioni e sigarette. Durante il tentativo di rapina, il titolare è stato minacciato e malmenato al pari di un altro cliente che aveva cercato di bloccare il 43enne il 34enne. L'uomo era stato addirittura accoltellato e per questo trasportato al Rummo.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno portato alla luce anche una successiva aggressione avvenuta sempre nello stesso locale ed avvenuta sotto il periodo delle trascorse festività natalizie. In quell’occasione i due fratelli, dopo avere raggiunto il locale, ed essersi avveduti della presenza all’interno di un loro conoscente, un uomo di 43 anni anch’egli originario e residente di un Comune della provincia sannita, “con il quale - spiegano i militari - sussistevano verosimilmente delle vecchie ruggini, riuscivano da locale per prendere una mazza da baseball ed un’ascia, tenute nascoste all’interno della loro autovettura, per poi ritornare all’interno del bar dove, senza se e senza ma, hanno iniziato a colpire con violenza ed anche qui con modalità dirette a provocarne la morte, il 43enne da loro conosciuto con l’utilizzo dei due oggetti tanto da causargli la frattura del braccio sinistro”. Questa mattina l'epilogo della vicenda. I carabinieri hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Benevento nei confronti dei due che sono stati successivamente trasferiti in carcere in attesa di essere interrogati.