Napoli

"Ieri, lunedì 8 aprile, è entrato in vigore il nuovo regolamento del parco della storica villa Floridiana, realizzata tra il 1817 e il 1819 dall'architetto Antonio Niccolini, su incarico del re Ferdinando IV di Borbone, che ne fece dono alla moglie morganatica Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia. Regolamento che, tra l'altro, consente per la prima volta, dopo oltre due secoli di storia, l'accesso ai cani, purché al guinzaglio. Un obbligo quello del guinzaglio ma anche della museruola, peraltro già da tempo prescritto, a livello nazionale, a seguito dell'entrata in vigore dal Dpr 8 febbraio 1954, n. 320, concernente il regolamento di polizia veterinaria. Tante le polemiche suscitate dal provvedimento che stamattina hanno portato anche a discussioni animate, pure in considerazione della presenza, all'interno del parco borbonico, di una storica colonia felina, accudita da tanti volontari che si prendono da sempre cura di questi animali, i quali vivono in piena libertà, presenti lungo i viali e sui prati. Del tutto incompatibile, vista la nota avversione esistente tra gli uni e gli altri, la presenza di gatti con i cani, di qualunque taglia e dimensione, seppure tenuti al guinzaglio, almeno all'ingresso ".

A intervenire sulla vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione vomero, che è sceso in campo più volte per l'antico parco borbonico, pure con la creazione sul social network Facebook del gruppo: "Amici della Floridiana", che conta quasi 3.500 iscritti.

"Già, almeno all'ingresso - puntualizza Capodanno -! Perché non tutti, già in questo primo giorno delle nuove norme, hanno rispettato l'obbligo di mantenere il cane al guinzaglio all'interno del parco, resistendo alla tentazione di lasciare libero l'amico a quattro zampe di poter camminare e correre a proprio piacimento.

Un altro divieto che si legge tra quelli indicati nell'apposita tabella, affissa all'ingresso di via Cimarosa - sottolinea Capodanno -, è quello di "giocare a pallone e altri giochi di squadra eccetto nelle aree consentite". Non credo proprio che il teatrino, detto "della verzura", così denominato per la presenza di elementi interamente vegetali all'interno delle quinte, e della scenografia e altre strutture sceniche, tipico teatro all'aperto del XVIII secolo, realizzato dallo stesso Antonio Niccolini all'interno del parco, sia stato trasformato da luogo per rappresentazioni teatrali alla nuova destinazione di campetto di calcio. Eppure stamani, un folto gruppo di vocianti giovanotti, che disturbavano anche la tranquillità dei luoghi,  vi giocava tranquillamente, avendo introdotto nel parco ben due palloni.

Peraltro - afferma Capodanno - non poteva andare diversamente, con l'entrata in vigore del nuovo regolamento, così come era stato abbondantemente previsto per il parco storico, con essenze secolari provenienti da tutte le parti del mondo, annesso al museo Duca di Martina, e che dunque fa parte del patrimonio affidato al ministero della cultura, segnatamente alla direzione regionale dei musei della Campania, attualmente retta, ad interim, da Massimo Osanna, non essendo stato ancora nominato il nuovo direttore.

Difatti - spiega Capodanno -, allo stato, la guardiania e la vigilanza del parco è affidata a una ditta esterna con la presenza quotidiana di soli tre addetti, due che rimangono fissi ai due cancelli d'ingresso, uno in via Cimarosa e uno in via Aniello Falcone e un terzo all'interno del parco, che dovrebbe garantire la vigilanza su ben 60.000 metri quadrati di superficie, tale è l'estensione attuale della villa Floridiana. Un compito, come si comprende, del tutto impossibile per una sola persona che fa davvero l'impossibile.

Peraltro - aggiunge Capodanno - seppure questo unico addetto alla vigilanza riscontrasse qualche infrazione alle attuali norme regolamentari non potrebbe neppure intervenire. Innanzitutto perché nel regolamento non sono previste sanzioni, ma anche perché, seppure ci fossero,  sarebbe del tutto  privo dei poteri per poterle irrogare, col rischio anche di essere anche denunciato per abuso di potere.

Una situazione kafkiana - conclude Capodanno -, destinata a rimanere alla ribalta delle cronache, anche per nuovi quanto inediti risvolti che si potrebbero manifestare in futuro, mentre il ministero competente e la direzione regionale dei musei della Campania, nonostante le tante discussioni e polemiche sollevate dal nuovo regolamento, come le stelle, almeno fino a questo momento,  restano a guardare ".