Benevento

Venerdi 5 marzo, a Cerreto Sannita, nel gremito scrigno di San Rocco, e ai piedi della Madonna della provvidenza di Silvestro Jacobelli, si è aperto l'anno dedicato al tricentenario della nascita del grande artista che, nato a Cerreto nel 1724, sarebbe stato chiamato in Messico da re Ferdinando IV di Borbone, facendo poi perdere le proprie tracce. In realtà l’artista, dopo la formazione a Napoli, si trasferì in Spagna, dapprima a Madrid e poi a Cadice; infine in Perù nella cui capitale, Lima, impiantò una accorsata bottega. Numerose le opere rintracciate non solo in Campania e nella sua Cerreto, ma anche in altre regioni e soprattutto a Lima, tutte in grado di restituirci statura e alto profilo di un artista ‘internazionale’ che, sfuggito a lungo alla storia dell’arte, si mostra altresì abile quanto apprezzato divulgatore della scultura napoletana in legno nelle terre del Viceregno del Perù.
La S. Messa, arricchita da un quartetto d’eccezione formato dai maestri Nino Di Luise, Silvia Jacobelli, Ursula Vallone e Pierluigi, è stata concelebrata dal Vescovo col Vicario Don Giuseppe Di Santo, col Parroco di San Martino Don Franco Pezone, col Preside del Luigi Sodo Don Alfonso Salomone e con Don Edoardo Viscosi. Mons. Mazzafaro, sempre attento a ciò che interessa la Comunità, ha sottolineato l’importanza dell’evento non solo religioso, ma civile, perché la Comunità riscopre, grazie a nuove ricerche, un suo grande figlio, e perché, da sempre, l’arte avvicina a Dio. Concetto ribadito nei saluti del Sindaco, Giovanni Parente, che ha sottolineato come nel “Comitato per il tricentenario”, messo su dall’A.S.C.C., il comune si è impegnato direttamente attraverso la persona dell’Assessore Claudia Meglio. I ringraziamenti alle Parrocchie di San Martino e del Sacro Cuore, alla Pro Loco Cominium, al GAL Titerno e all'Associazione Terre Magiche Sannite sono toccati al Presidente del Comitato e dell’ASCC Napoletano che ha pure illustrato i prossimi appuntamenti, le cui date dipenderanno dalla disponibilità dell’Ambasciata Peruviana: l’apposizione di una Targa sulle mura della casa natale di Silvestro, la presentazione del libro frutto del lavoro appassionato del ricercatore Franco De Nicolo, infine una "Mostra Impossibile" di tutte le opere, nazionali ed internazionali (15 pannelli retroilluminati etc.), nella Chiesa di Maria SS di Costantinopoli ed organizzata grazie al GAL Titerno.

“Ci auguriamo che la Mostra, che doneremo alla Congrega - ha concluso il Presidente Napoletano- possa diventare permanente, per ampliare l'offerta Museale di Cerreto”.
Ha poi preso la parola l’arch. Renzo Morone che ha sottolineato come solo grazie agli studiosi del passato, che hanno datato l'inizio delle ricerche sullo scultore cerretese, è stato possibile continuare le stesse: le ricerche hanno una data di origine, mai una della fine! “La storia è piena di inesattezze involontarie o causate da errori di trascrizione di antichi manoscritti. Solo grazie a nuove ricerche ed ai tanti mezzi oggi a disposizione, è possibile correggere gli stessi e dare un nuovo volto a tante vicende,come ho cercato di dimostrare col saggio Cominium Ocritum e le Forche Caudine. La cultura non è fermarsi allo “status quo”, altrimenti saremmo ancora al sole che gira intorno alla terra. Ma la cultura è anche attualizzare il passato per proiettarlo nel futuro. Grazie dunque al capostipite degli storici cerretesi, Nicola Rotondi, che nel 1869 scrisse le Memorie storiche, grazie a chi ha divulgato il suo lavoro, da Renato Pescitelli a Franco Pacelli, dal dr. Vincenzo Mazzacane ad Antonello Santagata, che ha reso 'utilizzabile' da tutti le Memorie, grazie infine alla Pro Loco che, nel 2000, accese i riflettori sull'artista Jacobelli dedicandogli una brochure e una targa stradale.” Alla fine dell’intervento c’è stato un messaggio vocale in diretta da Lima: 'Ciao a tutti. Sono Cecilia Galindo da Lima in Perù. Sono una Jacobelli peruviana. Desidero inviare un affettuoso saluto a tutti voi che in qualche modo onorate con affetto e dedizione la memoria di Silvestro Jacobelli. Grazie mille e complimenti".
a chiuso degnamente la serata Don Edoardo, quale autore di un opuscolo di ricerca storica sulla vita cerretese di Silvestro Jacobelli, fondato sui dati oggettivi degli atti custoditi nella Chiesa e quelli del Catasto Onciario messo a disposizione dal Prof. Pacifico Cofrancesco. Il libretto, autentico, prezioso vademecum propedeutico alla presentazione del libro di Francesco De Nicolo: Una scultore per le Nuove Terre – Silvestro Jacobelli da Cerreto al Viceregno del Perù, è stato distribuito ai presenti. Ricordiamo che il volume, riccamente illustrato, sarà introdotto da Rafael López Guzmán (Universidad de Granada), edito da Claudio Grenzi e dalla Fondazione Museo Diocesano-Molfetta, patrocinato dal Comitato del Tricentenario, ed è il terzo della collana “Le fabbriche dei Santi” diretta da Francesco Di Palo.