Si è tenuto questa mattina, presso l'Hotel de la Ville di Avellino, il corso di aggiornamento professionale nel campo dell'assistenza protesica e riabilitativa. Il corso è stato organizzato Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER) per le regioni Campania e Basilicata. L'incontro ha fornito la possibilità di approfondire le principali novità del nuovo nomenclatore tariffario per l'assistenza protesica e della nuova S.D.O. Riabilitativa.
"Considerando che siamo in una provincia anziana, la riabilitazione è fondamentale per incidenti, traumi ma non solo. Abbiamo persone con patologie croniche e molti anziani, quasi il 25% degli anziani in alcuni distretti, quindi la riabilitazione diventa essenziale per i nostri medici e per coloro che necessitano di terapia riabilitativa, protesi o altro ,- spiega Maria Concetta Conte, Direttore Sanitario ASL di Avellino. - È quindi necessario fare regolarmente una sorta di punto di arresto, rivedere le organizzazioni e riprogettarle in questo momento. Ad Avellino, insieme al dottor Malanga, responsabile della riabilitazione, abbiamo creato nuovi percorsi e ridefinito alcune competenze, come quelle del Centro Australia, per essere pronti ad affrontare questa nuova realtà epidemiologica. Nel 2017 è stato varato un decreto che, dopo lunghe vicissitudini, doveva essere applicato a partire dal 1° aprile. Per motivi tecnici e legati alle tariffe, questo nomenclatore entrerà in vigore il 1° gennaio 2025. È chiaro che tutti abbiamo lavorato per poter partire ad aprile, ma è stato il Ministero a rinviare, soprattutto per motivi economici, per rivedere alcune tariffe che erano molto sottostimate. Questa è una sfida per tutte le ASL, perché in un momento come questo, in cui si parla del PNRR e del decreto 77, bisogna rivedere tutti i nostri percorsi, ottimizzarli e soprattutto puntare sulla riabilitazione".
"Sicuramente è una questione che si ramifica, nel senso che le necessità personali sono anche necessità della collettività e viceversa", aggiunge il Dott. Gerardo Mariano Malanga. "Riuscire a creare esattamente i percorsi, le capacità, e le competenze per rispondere rapidamente alle necessità delle persone è estremamente importante. Da questo punto di vista, i passaggi spesso implicano aspetti burocratici oltre che clinici. Si tratta di rispondere a queste esigenze in modo rapido e appropriato, facendo la cosa giusta al momento giusto. Anche se ci sono ancora molteplici sfide da affrontare, l'attenzione della direzione strategica e la volontà dei nuovi operatori e colleghi ci aiutano. Le principali criticità del territorio, rispetto alle medie regionali, includono la sua popolazione molto isolata e frammentata, che rende difficile raggiungere le persone, specialmente quelle con patologie che limitano la mobilità e gli accessi ambulatoriali. La nostra azienda sanitaria territoriale è l'unica in Regione Campania che dispone di tutti i setting sanitari e sociosanitari previsti dalla normativa, il che ci consente di indirizzare le persone verso le strutture più adatte alle loro necessità specifiche. Stiamo lavorando per ridurre l'inadeguatezza dei servizi, sebbene immaginare di annullarla completamente sarebbe presuntuoso".