“Sicurezza in rete”. L’ I.C. Massaia ha ospitato l’Esercito Italiano presso la scuola in via De Lauzieres, nell’ambito dell’iniziativa promossa dai militari per contrastare il fenomeno del cyberbullismo e più in generale per portare a conoscenza gli adolescenti dei rischi legati ad un cattivo uso di internet e dei social network.
L’evento si è aperto con l’ingresso della Fanfara dell’8 Reggimento Bersaglieri della Brigata Garibaldi di Caserta che ha suonato l’inno nazionale durante l’alzabandiera, dando il via alla giornata di informazione e condivisione con gli studenti.
Presenti, oltre al Sindaco Giorgio Zinno, al Presidente del Consiglio Comunale Michele Carbone e all’assessore alla Scuola Giuseppe Giordano, il Vicequestore Donatella Grassi, il Luogotenente dei Carabinieri Francesco di Maio e il Luogotenente Antonio di Candio, L’esercito Italiano invece è stato rappresentato dal Maggiore Cartesio, delegato dal Gen. Claudio Minghetti, Comandante del Comando Forze Operative Sud. Dopo l’alzabandiera e la coinvolgente esibizione della Fanfara, a cui hanno preso parte tutti gli oltre 500 alunni della scuola secondaria di primo grado, si è svolto l’incontro nelle aule con esperti dell’esercito, introdotto dalla Dott.ssa Giancarla Minervini.
Dall’incontro è emerso come la sicurezza informatica sia un argomento di vasta portata e di assoluta importanza, che riguarda non solo gli adolescenti ma anche gli adulti. E’ necessario però partire dai più piccoli per insegnare a non commettere errori che possono nuocere seriamente se stessi e agli altri.
“Grazie a questa campagna di sensibilizzazione dell’Esercito Italiano e grazie a dirigenti scolastici come Vincenzo De Rosa - ha detto Zinno - la platea scolastica può avere le competenze necessarie per identificare e trattare le minacce associate all’uso delle tecnologie digitali, migliorando anche la capacità di gestire in modo sicuro i propri dati. E’ attraverso queste virtuose sinergie che si genera conoscenza e si crea la cultura del rispetto, contrastando anche disagio sociale e dispersione scolastica”.