"La vicenda del bilancio del comune di Salerno che deve tornare in consiglio comunale è l’emblema del dilettantismo e della disgregazione politica dei deluchiani. La città è allo sbando e si vede ad occhio nudo per quella che è la condizione dei servizi e la regressione sociale ed economica della comunità del capoluogo". Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania.
Il riferimento è alla querelle sui conti dell'Ente, con un debito extra di 8 milioni di euro. Argomento spinoso che ha spinto il governatore Vincenzo De Luca a serrare le fila della maggioranza, per superare dubbi e resistenze più o meno esplicite.
Ma per il centrodestra la vicenda è emblematica: "Il bilancio è l’atto politico ed amministrativo fondamentale e fare queste figure significa certificare la crisi tecnico-politica. Il mito della vantata efficienza è smentito in maniera definitiva ed è addirittura necessario l’intervento di De Luca padre per governare lo sbando. Un tentativo di mettere una zeppa ad un tavolo che ha un piede segato", conclude Iannone.