"Come se non bastassero i tanti problemi che continuano a manifestarsi nel quartiere collinare partenopeo, a partire dallo stato di degrado e d'abbandono delle strade e delle piazze, costellate di buche e avvallamenti, per finire all'incuria del poco verde pubblico presente, con il parco Mascagna chiuso a tempo indeterminato, a completare il quadro di un trasporto pubblico che notoriamente a Napoli continua a fare acqua da tutte le parti, come testimoniato, tra l'altro, dai recenti disservizi del periodo pasquale, aggravati dalla chiusura da ben 19 mesi della funicolare di Chiaia, anche il periodo post pasquale si caratterizza sulla collina per l'ennesimo fermo delle scale mobili ".
A segnalare l'ennesima chiusura degli impianti di risalita è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero.
"In verità - ricorda Capodanno -, dopo l'inaugurazione avvenuta, in pompa magna, il 16 ottobre del 2002, con lavori durati circa due anni e con una spesa di circa quattro miliardi delle vecchie lire, per il sistema intermodale di collegamento tra le funicolari e la stazione del metrò collinare di piazza Vanvitelli, costituito da tre scale mobili, due in via Scarlatti e una in via Cimarosa, si sono verificate innumerevoli occasioni nelle quali almeno una delle tre rampe è stata posta fuori servizio, non consentendo quindi l'utilizzo non solo alle tante persone, per lo più anziane, che devono raggiungere la parte alta del quartiere, costrette a salire le non agevoli scale di piperno ma anche ai numerosi turisti, presenti in questo periodo in Città, che si recano nell'area di San Martino, per visitare Castel Sant'Elmo, la Certosa e il Museo. Al punto che sono state ironicamente ribattezzate le "scale im…mobili".
Il fermo attuale riguarda la rampa denominata "Scarlatti" alla quale si accede da via Morghen - puntualizza Capodanno - Con un avviso posto sulle porte chiuse l'Anm, l'azienda napoletana per la mobilità, alla quale è affidata la gestione degli impianti di risalita in questione, annuncia laconicamente il "fuori servizio" anche in lingua inglese, senza nessuna precisazione circa le cause del fermo e la sua presumibile durata ma anche senza le classiche scuse per il disagio causato a tante persone, molte delle quali anziane e con problemi di deambulazione, costrette a utilizzare le non agevoli scale di piperno.
Ad aggravare la situazione - sottolinea Capodanno - contribuisce anche la sospensione, dal 21 febbraio scorso e fino a data da destinarsi, a seguito della voragine apertasi proprio in via Morghen, dell'unica linea su gomma che raggiungeva la zona di San Martino, la linea V1, che ci auguriamo venga ripristinata al più presto, adesso che la strada è stata riaperta al traffico veicolare."
Capodanno sulla vicenda sollecita gli assessorati e gli uffici comunali competenti affinché tali disservizi, che comportano notevoli problemi ai residenti ma anche ai turisti, vengano risolti, ripristinando, in tempi rapidi e certi, il funzionamento delle scale mobili e riattivando la linea V1.