E' una Pasqua assai amara quella dei tifosi del Napoli: l'ultimo obiettivo stagionale è sfumato quando mancano otto giornate alla fine del campionato. Gli azzurri non disputeranno la prossima Champions, e non resta che provare a qualificarsi almeno per l'Europa League, o nel caso peggiore in Conference. Contro l'Atalanta sabato una delle peggiori prestazioni del Napoli, che ha deluso il pubblico del Maradona: al fischio finale è partita una forte contestazione, con le curve che hanno criticato duramente i giocatori. Gli scenari di festa di un anno fa sembrano un ricordo già molto lontano, e tocca all'allenatore Calzona evitare il tracollo: la squadra, infatti, ha dato la sensazione di mollare.
Questo il segnale più inquietante, visto che contro l'Atalanta si era parlato della prima di nove finali da vincere. L'assenza di Kvaratskhelia, che rientrerà contro il Monza, si è fatta sentire, ma pesa anche la prova negativa di Osimhen e del reparto difensivo, che continua a prendere gol. Paradossalmente, il tanto contestato Garcia resta l'allenatore con la media migliore: 1.75 punti, col Napoli lasciato al quarto posto quando fu esonerato a novembre. Da allora un lento e inesorabile declino: con Mazzarri una media di 1.25 punti a partita. Calzona ha fatto meglio, 1.50 punti, ma con otto partite da giocare ha già fallito l'obiettivo del posto Champions, senza contare l'uscita da tutte le coppe e la finale di Supercoppa persa con Mazzarri in panchina. Un'annata che i tifosi del Napoli vorrebbero chiudere al più presto.