Dopo due settimane di silenzi gravidi di colpe e di parole più omissive di quei silenzi, si tornava a giocare, in un giorno di mezza festa, così proiettato verso i festeggiamenti per una Resurrezione ormai imminente.
La città di Napoli pullulava di turisti in ogni angolo e io me ne sono andato al Maradona - quale nome più opportuno in un tempo di biechi razzisti e pavidi complici - con gli amici a "godermi" solo il calcio giocato.
Si affrontavano il rabberciato Napoli del "doposcudettostorico" e la tignosa e tutt'altro che pastorale Atalanta, che ha infatti aperto l'uovo e se l'è pappato.