Un anticipo stasera di addirittura due giorni rispetto alle altre partite. Catania-Giugliano si gioca alle 20,45 al Cibali, a porte chiuse per le intemperanze dei tifosi catanesi a Padova, proprio per consentire alla squadra etnea di poter preparare con cura la finale di ritorno di Coppa Italia contro i patavini in programma martedì 2 aprile. Michele Zeoli, allenatore dei rossoblù siciliani dice che la squadra ha superato gli episodi di nervosismo nel chiuso degli spogliatoi e che ora non rimane che cogliere la vittoria. “Dobbiamo ottenere un risultato positivo contro una squadra che sta facendo bene ed è ben allenata. Loro sono settimi con 49 punti e giocano con spensieratezza. Noi, però, abbiamo bisogno di muovere la classifica e dare una gioia ai tifosi che ci mancheranno perchè il calcio, in generale, ha bisogno dei tifosi e noi, soprattutto in questo momento, ne avremmo un gran bisogno”.
Bertotto e la forza dei nervi distesi. In conferenza traspare la serenità dell'allenatore giuglianese: “Il Catania è una squadra forte e nasce per primeggiare. Questa stagione le ha dato un po' di problemi, ma è una squadra viva e farà la finale di Coppa. Noi dobbiamo avere l'intensità giusta, e al di là delle loro virtù, noi dobbiamo dare seguito ai nostri risultati”. Sul campionato: “Non ci sono situazioni delineate e per determinare qualcosa di definitivo bisogna solo giocare. E' sempre il Giugliano a determinare come potrà andare la gara. Peccato che si giochi a porte chiuse, a prescindere perchè l'essenza del calcio è il pubblico. Quando viene meno non è piacevole”. Al Giugliano mancheranno due giocatori: “Baldè e Maselli squalificati, però fa parte delle regole del gioco. Bisogna sapersi adattare”.