Avellino

Ancora un nulla di fatto. L'ennesimo vertice del campo largo non è servito a definire il nome del candidato sindaco ad Avellino. La riunione di ieri sera prima convocata alle 19 e poi slittata alle 21 in attesa di capire gli sviluppi del caso Festa ha solo confermato le difficoltà del partito democratico irpino a chiudere la partita. Anche perché il consigliere regionale Maurizio Petracca avrebbe avanzato ancora come ipotesi del partito quella del segretario provinciale Nello Pizza. Nome che però non trova il consenso dei Cinque Stelle che con Pizza ebbero uno scontro velenoso alle amministrative del 2018. Petracca allora per superare il nome di Antonio Gengaro vorrebbe coinvolgere Giancarlo Giordano di Sinistra Italia, partito però che ha deciso al suo interno di puntare sull'ex vicesindaco di Di Nunno. Tra l'altro l'ex deputato ha escluso la sua disponibilità, anche perché è stato tra i sostenitori del nome di Gengaro.

Siamo al caos, dunque. Il tavolo della coalizione è stato rinviato a domani sera. Ma si torna al punto di partenza. Come già ipotizzato tempo fa, se Petracca vuole davvero superare ogni litigiosità interna e consolidare il campo largo anche in vista delle regionali deve assumersi direttamente la responsabilità di questa sfida elettorale e candidarsi a sindaco. In quel caso nessuno potrebbe avanzare veti o perplessità.