Atripalda

 

La sacra rappresentazione della Via Crucis vanta ad Atripalda una tradizione ultrasecolare. Sin dal 1880, il “Pescatore” Achille Giovino, a seguito di un voto religioso, ha vestito i panni dell’Incappucciato dando vita ad una usanza di famiglia, che si è protratta per decenni tramandandosi di padre in figlio.

Dopo il disastroso terremoto dell’80 vi è stata una lunga pausa che è durata fino al 1997, anno in cui la Pro Loco Atripaldese ha ridato vita alla Via Crucis arricchita dalla trasposizione teatrale del testo “Quid est Veritas” scritto dal giudice Matteo Claudio Zarrella. Seguita negli anni dalla rappresentazione dal titolo “Elì, Elì lemà Sabachtani?” in cui centinaia di cittadini atripaldesi con devozione hanno assistito al calvario che Gesù ha dovuto subire migliaia di anni fa.

Da qualche anno a questa parte la fede e la passione della famiglia Giovino ha reso possibile la continuità di una bellissima tradizione tra il sacro e il profano; lo stesso Enrico Giovino per anni ha interpretato il ruolo di Gesù fino al 2012, anno in cui ha passato il testimone al figlio Pellegrino.

La Pro Loco di Atripalda coglie l’occasione per invitare tutta la cittadinanza ad essere ancora una volta partecipe per vivere insieme un momento di fede e speranza; l’appuntamento è il 29 Marzo 2024 alle ore 19:00 con partenza presso Piazza Vittorio Veneto.