"I paesi non si ripopolano con i veleni. Netta contrarietà da parte della popolazione di Savignano Irpino, dei comuni limitrofi e della vicina Puglia alla realizzazione dell'impianto di trattamento fanghi civili ed industriali. Ieri sera in un auditorium gremito, si costituito ufficialmente il comitato di lotta composto da cittadini e tante figure professionali, scese in campo gratuitamente per mettere a disposizione le proprie competenze professionali al fine di bloccare questo ennesimo scempio ambientale.
Il messaggio è stato fin troppo chiaro: "Il nostro è un comitato fatto di cittadini, apolitico e apartitico, che si batterà con tutte le forze a disposizione, alla salvaguardia di un territorio già calpestato e umiliato negli anni. Abbiamo interpellato organismi importanti ed entro il 12 aprile contiamo di presentare una serie di osservazioni che andranno a supportare quella che sarà l'azione politica amministrativa dei vari comuni. Questo progetto non ci interessa. La Valle del Cervaro, non dovrà ospitare nessun impianto che faccia riferimento ai rifiuti. Non lo permetteremo. La situazione è piuttosto seria. E' unitile negarlo, da queste nostre zone si continua a morire di tumore. Non affideremo ad altri la nostra terra, la nostra risorsa, a personaggi che ne siamo certi non ci metteranno mai la faccia in questa storia. Dobbiamo essere forti e uniti nella convinzione che se dovesse passare un progetto del genere, significherebbe la fine di questo territorio."
Presenti all'assemblea il sindaco di Greci Nicola Luigi Norcia e il primo cittadino di Panni Amedeo De Cotiis insieme ad altri due amministratori.
"Siamo qui a nome di tutta la nostra comunità - ha detto De Cotiis - il nostro paese è stato decimato dalle morti di tante persone, molte delle quali giovani a causa di neoplasie, non permetteremo che le future generazioni possano vivere in un ambiente malsano. Vedere questa grande adesione rafforza in noi la convinzione che insieme possiamo farcela. Noi piccoli comuni delibereremo un unico documento unanime, perchè da soli non si va da nessuna parte. L'unione sarà la nostra forza."
La Puglia non concederà sconti: "Non pensassero che sia una protesta pacifica la nostra o una passeggiata, se non verrà allontanato questo progetto scellerato si arriverà allo scontro. Ebbene che si sappia. Nessuna mediazione o rassicurazione. Questo territorio non vi appartiene, ve ne dovete andare da qui. Abbiamo già dato abbastanza con i due mostri realizzati a poca distanza l'uno dall'altra."
La speranza ora che comincino a farsi sentire su questa vicenda tutti gli esponenti politici irpini a partire dalla comunità montana ufita, provincia e regione finora silenziosi, quasi come se questa parte di territorio non esistesse. Chi crede nello sviluppo delle aree interne, nel rilancio dell'agricoltura, faccia la sua parte per allontanare questa nuova bomba ecologica nella Valle del Cervaro. Savignano confida anche nell'intervento dell'assessore al turismo della regione Campania Felice Casucci, persona seria e concreta che si sta battendo fortemente per la salvaguardia dei territori, attraverso una serie di iniziative che mirano proprio al rilancio delle aree interne mediante un'offerta integrata sempre più qualificata.