Non riesco più a leggere articoli e ad ascoltare dichiarazioni sull’Unione Europea. Penso a come, i creatori del Manifesto di Ventotene giudicherebbero gli scritti di Prodi, Vespa e compagni sull’U.E. Quasi tutti gli opinionisti trattano l’E.U. come un unico Paese, mentre è la sommatoria di Stati, ognuno con le sue strategie, a difesa dei propri interessi.

Nella prima Repubblica, si parlava dell’esigenza di realizzare gli Stati Uniti Europei e i politici erano Kohl, Craxi, Mitterand,Blair, Adenauer e compagni, che facevano prevalere la visione comunitaria degli ideatori. Anche il mondo non globalizzato, con il dominio dell’URSS e degli Stati Uniti, spingeva verso l’Unità Politica per evitare di essere schiacciati o assorbiti.

L’Italia controllata dagli Stati Uniti era un esempio di tali debolezze. Attualmente,il basso livello della classe politica ha fatto emergere personaggi, che, nella prima Repubblica, erano nelle retrovie e si comportavano come servi dei politici. L’Europa viene utilizzata per le loro esibizione giornalistiche, ma della quale parlano senza conoscere le condizioni geopolitiche e la natura dei rapporti tra i 27 Paesi della Comunità e i restanti Paesi del Mondo.

Il conflitto Russia-Ucraina e l’attentato terroristico di Hamas contro Israele stanno facendo emergere una situazione geopolitica complessa e difficile da interpretare. Paesi, che sembrano neutrali ricevano finanziamenti dai Paesi belligeranti. Poteri economici dei Paesi democratici fanno affari con Paesi sotto dittatura. Molti Paesi vogliono apparire anti Putin, mentre fanno affari con la Russia.

L’India, diventata Paese di riferimento di una vasta area, sta crescendo economicamente e politicamente. Gli Stati Uniti attraversano un periodo di incertezza socio-politica , che trovano in Trump l’agitatore, che, senza una visione politica chiara, sta facendo crescere una mentalità estemporanea ed egoistica. I rapporti tra l’EU e il resto dl mondo vengono influenzati dai poteri economici e dai popoli in cammino. In tale contesto, i 27 Paesi dell’E.U. devono prima affrontare e risolvere i propri problemi e poi contribuire a costruire una vera politica europea.

Attualmente, l’E.U. segue le direttive Nato, decise dagli USA. Il nostro Paese, finora, non ha dato un grande contributo alla politica comunitaria. D’altra parte, se non riesce a darsi una politica unitaria e vuole legittimare l’Autonomia differenziata, non può avere una visione unitaria dell’ E.U.. Non può dare consigli agli altri, chi sta facendo aumentare le differenze al suo interno.

Un esempio: mentre si parla genericamente di voler aiutare il Mezzogiorno, i 28 miliardi di utili prodotti dal sistema Bancario, nel 2023 restano tutti nel Centro-Nord. L’U.E. dovrebbe servire anche ad ostacolare l’invasione dei cinesi, per i quali l’E.U. è solo una grande mercato. L’E.U non sta affrontando la soluzione dei suoi punti deboli, come la mancanza di una politica unitaria per interloquire con le altre parti del Mondo, la sudditanza alla NATO, la gara tra Germania e Francia per la leadership, le diverse posizioni sulla Nuova Via della seta, l’espansione del potere economico dei Paesi del BRICS e l’assenza dai confronti con i grandi del mondo come Cina- Stati Uniti e Brics . Perciò, ci vuole una pausa di riflessione e poi ripartire nella logica di Ventotene.