Mosca è tornata a vivere i peggiori incubi degli attacchi terroristici ceceni degli anni '90 quando stasera un gruppo di uomini armati, in tenuta mimetica, ha fatto irruzione in una sala da concerti nel nord-ovest della capitale aprendo il fuoco senza pietà sugli spettatori. Secondo alcune testimonianze, gli assalitori avrebbero lanciato anche granate o bottiglie incendiarie e poco dopo l'intero edificio si è trasformato in un rogo. Almeno 40 morti e 100 feriti è il bilancio ancora provvisorio fornito dai servizi di sicurezza interni russi, Fsb. Le autorità hanno aperto un'inchiesta per terrorismo.
L'Isis ha rivendicato l'attacco armato a Mosca. I combattenti dell'Isis "hanno attaccato un grande raduno... alla periferia della capitale russa Mosca", ha affermato il gruppo in un comunicato pubblicato su Telegram.
L'Isis: i nostri uomini fuggiti sani e salvi
L'Isis ha affermato che i responsabili dell'attacco a Mosca sono riusciti a fuggire e sono "sani e salvi". Lo scrive il Guardian che riporta la dichiarazione completa pubblicata sull'account Telegram dello Stato Islamico: "I combattenti dello Stato Islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grande distruzione nel luogo prima che di ritirarsi sani e salvi nelle loro basi".
Usa avevano avvertito Mosca
Secondo il New York Times, invece, l'ambasciata americana a Mosca il 7 marzo aveva avvertito a Washington che stava "monitorando notizie secondo cui estremisti hanno piani imminenti per attaccare grandi eventi a Mosca, compresi concerti". Nell'allerta, che stando alle fonti del giornale americano era legata all'attacco di oggi, si sosteneva che gli attentati sarebbe potuti avvenire entro 48 ore.