Ha festeggiato compleanno ed onomastico nello stesso giorno. Giuseppe Pucino 103 anni, vedovo e padre di due figli: Luigi e Antonietta, internato militare italiano, deportato in Germania dove lavorò in una fabbrica di aerei è considerato un baluardo di testimonianza e memoria della Valle del Miscano. E’ affaticato nel raccontarci quegli anni difficili di fame e paura, ma con la mente ancora lucidissima.
“Sono scampato più volte alla morte nella mia vita, mangiavamo di nascosto uova e barbabietole. Il pane era nerissimo.
Tornai a piedi a Montecalvo Irpino dove negli anni ho vissuto amando in maniera smisurata mia moglie e la mia famiglia. E ancora oggi ringrazio Dio per avermi donato una vita così lunga.”
E' il collega Domenico Santosuosso pioniere di radio Ufita in paese, diventata famosa nel mondo grazie alla professionalità e ai sacrifici ad accompagnarci nell'abitazione del festeggiato.
Giuseppe risiede in una piccola casetta di contrada Cretazzo a Montecalvo Irpino. Ha una sorella vivente a Como, Elena, di 93 anni. Nonno di 5 nipoti, 9 pro nipoti e un trisnipote.
A 100 anni ricevette la medaglia d’oro dall’amministrazione comunale di Montecalvo Irpino e nel 1998 la medaglia Imi, internati militari italiani.
Una vita passata nei campi, un uomo rispettoso con tutti, semplice e amante del buon gusto. “Trascorro le mie giornate sul divano, mangio con appetito, ho tutta l’assistenza necessaria e il calore continuo della mia famiglia. Sono felice di questo traguardo e saluto tutta la comunità di Montecalvo Irpino.”