"Dalla Croce, 'cattedra di Dio', il Signore ci insegna che la gloria vera, quella che non tramonta mai e rende felici, è fatta di dono e perdono. Dono e perdono sono l' essenza della gloria di Dio. E sono per noi la via della vita". Lo ha detto oggi Papa Francesco all'Angelus, commentando il Vangelo del giorno. "Com'è possibile che la gloria di Dio si manifesti proprio lì, sulla Croce? Verrebbe da pensare che ciò avvenga nella Risurrezione, non sulla Croce, che è una sconfitta, un fallimento!", ha osservato il Pontefice. Ma "la gloria, per Dio - ha proseguito -, non corrisponde al successo umano, alla fama o alla popolarità: non ha nulla di autoreferenziale, non è una manifestazione grandiosa di potenza cui seguono gli applausi del pubblico".
"Per Dio la gloria è amare fino a dare la vita - ha spiegato Francesco -. Glorificarsi, per Lui, vuol dire donarsi, rendersi accessibile, offrire il suo amore. E questo è avvenuto in modo culminante sulla Croce". "Dono e perdono - ha quindi ribadito -: criteri molto diversi da ciò che vediamo attorno a noi, e anche in noi, quando considera alla gloria come a qualcosa da ricevere più che da osare; come qualcosa da possedere anziché da offrire". Ma "la gloria mondana passa e non lascia la gioia nel cuore; nemmeno porta al bene di tutti, ma alla divisione, alla discordia, all'invidia", ha avvertito il Papa . "E allora possiamo chiederci - ha esortato -: qual è la gloria che desidero per me, per la mia vita, che sogno per il mio futuro? Quella di impressionare gli altri per la mia bravura, per le mie capacità o per le cose che possiedo? Oppure la via del dono e del perdono, quella di Gesù Crocifisso, la via di chi non si stanca di amare, fiducioso che ciò testimonia Dio nel mondo e fa risplendere la bellezza della vita?". "Ricordiamo infatti che, quando doniamo e perdoniamo, in noi risplende la gloria di Dio", ha concluso il Pontefice.