Stesso Paese, stessi diritti. No all'autonomia differenziata. Il camper itinerante della Cgil ha fatto tappa nel cratere, in alta Irpinia con il segretario nazionale Christian Ferrari.
Il suo messaggio: "Dall'Irpinia parte un messaggio molto chiaro che deve attraversare tutta l'Italia. Noi contrasteremo fino alla fine, un progetto che è destinato a dividere l'Italia e ad aumentare i divari territoriali e soprattutto a penalizzare il Mezzogiorno e in modo particolare le aree interne. Stiamo assistendo ad una farsa.
A fare gli onori di casa, Rosanna Repole sindaco simbolo di Sant'Angelo dei Lombardi, che conosce bene le emergenze delle aree intento essendo stata eletta la prima volta alla guida della sua comunità in quei giorni difficili e dolorosi subito dopo il disastroso sima dell'80.
"Da qui parte un messaggio di grande chiarezza. Questa riforma - ha affermato Rosanna Repole - è totalmente contraria alle esigenze delle aree interne. Stiamo combattendo contro lo spopolamento e abbiamo bisogno di deroghe per garantire i servizi essenziali. L'autonomia differenziata crea uno squilibrio, una fragilità enorme e va contro quello che è lo spirito della costituzione che parla di unità del Paese.
"La necessità di aprire un confronto nelle aree interne della Campania - ha ribadito il segretario generale Cgil Avellino, Franco Fiordellisi - è fondamentale per il nostro territorio che, se dovesse proseguire il progetto di Calderoli, sarebbe ulteriormente esposto ai processi di desertificazione a causa della forte riduzione di risorse per i servizi pubblici, una frantumazione che con la riduzione di risorse per lo sviluppo sostenibile, le infrastrutture e servizi limiterà ulteriormente la presenza di attività economiche e quindi “umana”. Siamo in presenza di un progetto catastrofico per le aree fragili ed interne, in particolare del Mezzogiorno, già fortemente penalizzate negli anni."
La preoccupazione del deputato irpino Michele Gubitosa in prima linea su questa tematica di grande attualità:
"Questo decreto potrebbe dividere il Paese e lasciare regioni come la Campania sempre più indietro., Noi non siamo nemmeno contro un ragionamento di rafforzare i poteri alle regioni, ma bisogna mettere in pari tutti i servizi. Sanità, trasporti, scuola. Su questa tematica ci batteremo con grande fermezza."