Che la situazione nel Vallo Lauro non sia tranquilla, è evidente a tutti. Che il sindaco di Quindici abbia subito una grave intimidazione, è cronaca di questi giorni. Ma che il deputato di Scelta Civica, Angelo D'Agostino, chieda al ministro Alfano di predisporre una costante presenza dell'esercito nella zona, ci sembra una – a dir poco – esagerazione. Se nel Vallo di Lauro deve intervenire l'esercito, cosa si dovrebbe fare a Napoli, dove in questi giorni la criminalità – e non solo quella organizzata – si sta segnalando per omicidi sempre più cruenti?

Che un deputato intervenga e con forza sulle questioni che riguardano il suo territorio, è una prassi corretta e che deve essere consolidata. Ma che lo faccia chiedendo cose impossibili, riteniamo sia del tutto inutile. Serve forse a guadagnare qualche menzione nei titoli di siti e giornali. E nulla più.

Avrebbe fatto meglio, il deputato di Scelta Civica, a confrontarsi con i carabinieri e la polizia che ogni giorno sono impegnati nel Vallo Lauro per sapere quello che serve per contrastare la rinascente camorra. E probabilmente nessuno si sarebbe sognato di chiedere l'intervento dell'esercito.

L'agitarsi inutile non produce risultati. E le menzioni sugli organi di informazione non portano voti. A volte, come in questo caso, suscitano persino imbarazzo. Siamo seri, soprattutto per quegli amministratori che ogni giorni sono in prima linea, costretti a operare in zone ad alta densità criminale.

Luciano Trapanese