Quattro partite, un punto portato a casa, appena tre gol realizzati, ben undici subiti. Più che cura, la gestione Fabio Liverani rischia di rivelarsi il punto di non ritorno per le speranze salvezza della Salernitana. La scossa attesa dall’ambiente dopo l’esonero di Filippo Inzaghi ed auspicata anche da Walter Sabatini non è arrivata. Anzi, sotto la gestione del tecnico romano, si è allargata ancor di più la forbice dal quartultimo posto, trasformando quella che sembrava una rimonta difficile ma possibile in una vera e propria utopia. La Salernitana è ritornata ad essere la peggior difesa del campionato (58 gol), unica squadra ancora alla ricerca di un guizzo nel 2024.
Non basta la produzione offensiva, né i rimpianti e i tanti intoppi affrontati nel suo breve percorso. Episodi che hanno inciso sul cammino di Liverani, come ad esempio la querelle Dia. Eppure, al netto del debutto complicatissimo con l’Inter capolista, la Salernitana sperava in una scossa in termini di risultati che si è trasformata invece in un vero e proprio incubo.
Dati che ora fanno suonare l’allarme e spalancano le porte a nuove riflessioni. La società ragionerà sulla figura dell’allenatore e ragiona su due binari: un clamoroso Inzaghi-bis o l’ipotesi traghettatore affidandosi ad una soluzione interna. Una sorta di pilota automatico per un finale di stagione che si preannuncia amaro.