Salerno

Cagliari due stagioni fa era stata l'isola felice della Salernitana. Due anni dopo a Cagliari è arrivata una sconfitta che sa di resa. Soltanto la matematica, ormai, tiene in vita i granata che, con dieci punti di distacco dalla zona salvezza a dieci giornate dal termine, hanno più di un piede in serie B. Un epilogo inimmaginabile fino a qualche mese fa (a dicembre la Salernitana era a -2 dalla salvezza) ma che è, purtroppo, il frutto di scelte sbagliate perpetrate nel tempo e a cui si è provato a rimediare in maniera goffa e confusa.

Dato oggettivo, certificato dalla serie di risultati negativi conquistati sul campo (18 sconfitte su 28 partite disputate, 58 reti subite e 23 segnate) e da una classifica imbarazzante che rischia seriamente di sancire la retrocessione della Salernitana già con diverse giornate d'anticipo.

In attesa della “sentenza”, però, sarebbe giusto ed opportuno avviare una riflessione per individuare errori e responsabilità. Voci vicine al presidente Danilo Iervolino ritengono che il suo sbaglio principale sia stato nella scelta di figure dirigenziali (alcune avallate anche per assecondare i voleri della piazza) che avrebbero mal gestito il patrimonio economico e sportivo, contribuendo in maniera determinante alla retrocessione.

Ma, pur volendo “avallare” questa tesi, un errore resta tale. E Salerno, che fino a questo pomeriggio non aveva mai voltato le spalle alla “sua” Salernitana, meritebbe se non delle scuse, almeno un chiarimento. Un po' tutti speravano che la visita fatta lunedì scorso alla squadra potesse essere l'occasione per Iervolino per parlare pubblicamente e chiarire programmi presenti e - soprattutto - prospettive future. Ma ancora una volta si è preferita la strada del silenzio - rotto in settimana soltanto per parlare di vicende extra-calcistiche - che ha contribuito ad alimentare ombre, preoccupazioni e scenari vari sull'orbita granata.

Ora, dopo la disfatta di Cagliari, si preannuncia una nuova settimana di fibrillazioni e tensioni. Dopo Paulo Sousa e Filippo Inzaghi, anche Fabio Liverani finirà sulla graticola. Walter Sabatini, da uomo di calcio, ci ha messo la faccia, prendendosi le proprie responsabilità e chiedendo scusa per non essere riuscito a risollevare la Salernitana. Ma le colpe non sono solamente sue. Avanti il prossimo...