Salerno

Lo spaccio di stupefacenti avveniva anche all'interno della casa circondariale 'Antonio Caputo' di Salerno dove la droga, destinata a essere ceduta a terzi, veniva introdotta in occasione dei colloqui.

E' uno dei dettagli che emergono dall'indagine della Procura di Salerno e affidata ai carabinieri della Compagnia di Agropoli che, questa mattina, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare del gip del Tribunale salernitano nei confronti di 16 persone accusate, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi e munizioni. Il provvedimento cautelare, eseguito con l'ausilio dei militari dell'Arma del Nucleo cinofili di Sarno, del Comando provinciale di Salerno e della Compagnia di San Marco Argentano (Cosenza), dispone la misura in carcere per sette persone e quella degli arresti domiciliari per le altre nove.

Secondo le accuse, gli indagati, 11 uomini e 5 donne, a vario titolo, avrebbero posto in essere una rete di spaccio che dal territorio di Eboli, nel Salernitano, muoveva cocaina, crack, hashish e marijuana verso Capaccio Paestum. Li', poi, la droga veniva ceduta a consumatori del posto oppure di Agropoli, Eboli, Campagna, Battipaglia e Avellino.

L'attivita' investigativa ha permesso di effettuare recuperi per oltre un chilogrammo tra cocaina, crack, hashish e marijuana, di segnalare all'autorita' amministrativa sei persone per il consumo di stupefacente, di denunciarne una in stato di liberta' e arrestarne otto, colte in flagranza della detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Gli investigatori hanno, poi, documentato il possesso di numerose munizioni calibro 7.65 e di un'arma comune da sparo, poi sequestrate. Ricostruito anche un episodio estorsivo ai danni di acquirente per recuperare i soldi derivanti da cessioni di droga avvenute in precedenza.