Avellino

558 denunce, 370 ritrovamenti complessivi, una persona rinvenuta cadavere e 188 da rintracciare. Sono i numeri della Campania, al secondo posto dopo la Lombardia nel report annuale sul fenomeno delle persone scomparse relativo al I° semestre 2023.

Il dato complessivo

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, sono state registrate 29.315 denunce di scomparsa e 14.159 ritrovamenti. Attive ne risultano ancora 15.156. Il trend è in crescita già a partire dal 2021 e anche nel 2023 si registra un aumento del 20,3% rispetto all'anno precedente (24.369). La media giornaliera delle stesse è di 80, rispetto alle 67 del 2022 con un incremento di 13 casi al giorno. 

Nel quadro campano figurano quattro misteri irpini. Dal 2009 ad oggi all'appello mancano: Michelina Mariello, Maria Carmela Cassiodoro, Luigi Belvedere e Salvatore Vara. Che fine hanno fatto?

Quattro persone svanite nel nulla, senza una risposta, una traccia, un solo indizio. Quattro casi ormai "archiviati" dagli inquirenti per mancanza di elementi che vedono come protagonisti i territori dell’arianese, Ufita, Baronia e valle del Cervaro. Gli ultimi due casi a distanza di un anno l’uno dall’altro in ordine di tempo a Frigento e Greci.

Luigi Belvedere, 68 anni, ex impiegato in pensione, manca all'appello dal 7 novembre 2019.

Due gli interrogativi che non hanno ottenuto risposta. Avrà chiesto un passaggio per farsi accompagnare a prendere un pullman e dirigersi lontano dall'Irpinia? O sarà rimasto vittima di un incidente? Non è dato sapere.

Da giovedì 22 ottobre 2020 nessuna traccia di Salvatore Vara a Greci, sparito nel nulla mentre suo figlio era in compagnia di amici nei campi.

Ricerche immediate, un numero considerevole di volontari e carabinieri subito all’opera, elicotteri, droni e unità cinofile, caso finito anche a Chi l’ha visto ma senza esito alcuno.

In precedenza, per l'esattezza nel 2009 la scomparsa di due anziane donne. Michelina Mariello e Maria Carmela Cassiodoro, le due ottantenni di Vallesaccarda e Ariano Irpino sparite nel nulla e mai più ritrovate né vive, né morte.

Entrambe non avevano la forza nelle gambe per percorrere tanta strada di notte. Stranamente a Vallesaccarda le tracce si persero dopo poco tempo nel corso delle battute dei cinofili, nei pressi di alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Ma chi avrebbe avuto interesse a scaricare il corpo di una povera donna in un bidone? Ad Ariano invece spuntò anche un'ipotesi macabra, valutata attentamente dai carabinieri, e cioè che l’anziana fosse stata bruciata in un forno. Ma né la prima, né la seconda hanno trovato un minimo di fondamento.