Il Museo Archeologico di Stabia "Libero D’Orsi" riapre al pubbliconel suo rinnovato allestimento, con un percorso ampliato, depositi visitabili e scuola di formazione e digitalizzazione. All’inaugurazione del nuovo percorso museale assieme al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sono intervenuti il direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, il Prefetto capo della commissione straordinaria di Castellammare di Stabia, Raffaele Cannizzaro, il direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, la direttrice del Museo archeologico di Stabia "Libero D’Orsi", Maria Rispoli, il professore Carlo Rescigno dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’.
Nell’occasione è stato anche presentato dal comandante del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Napoli, Massimiliano Croce il recupero di circa 125 reperti archeologici di produzione campana, frutto di un'attività investigativa coordinata dalla Procura di Torre Annunziata.
Si duplicano le sale e si arricchisce la collezione di opere provenienti dalle ville del territorio stabiese. 507 i reperti ora esposti, tra dipinti murali, arredi marmorei, suppellettili in ceramica e bronzo. Il percorso si integra con tecnologie e apparati multimediali didattici che implementano l’accessibilità fisica e culturale delle opere e dei contenuti. Valorizzati anche i depositi del complesso, secondo un nuovo concept finalizzato a renderli non più solo luoghi di conservazione ma anche di fruizione e ricerca, aperti al pubblico.
“La riapertura al pubblico del Museo Archeologico di Stabia, con il suo nuovo allestimento, le sue collezioni arricchite dai reperti provenienti dalle ville stabiesi e la riunione temporanea con quelli conservati al Mann, le sue sale rinnovate, il centro di formazione avanzato, è una notizia bellissima per la cultura. Questo è un sito unico che, grazie al lavoro di tutti, torna a splendere e ad offrire ai cittadini e agli appassionati un’offerta incredibile di testimonianze storiche di grandissimo rilievo. Un tassello fondamentale dell’operazione strategica di valorizzazione di questa area, all’interno del progetto della Grande Pompei, ovvero quell’immenso parco della storia diffuso, entro cui insistono le aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Stabia, Oplontis, Boscoreale e tutto il territorio circostante. Il nuovo Museo di Stabia sarà una delle perle di questo progetto che testimonia, ancora una volta, la centralità che la Campania ha per l’archeologia mondiale e la nostra scelta di continuare ad investire su queste meravigliose ricchezze del patrimonio culturale della Nazione - ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano - Su Castellammare c’è anche un finanziamento del Ministero pari a 4 milioni di euro per il restauro e la rifunzionalizzazione del Convento di San Francesco, alle spalle del Museo Diocesano. Il progetto esecutivo è in consegna. Entro l’estate avvieremo i lavori”.
Non è mancato un riferimento polemico all'indirizzo del governatore Vincenzo De Luca da parte del ministro Sangiuliano: "Io collaboro bene con tutti i presidenti di Regione, fatta eccezione per i piazzisti", la stoccata del ministro della Cultura.
“Oggi si raccolgono i frutti di un progetto ambizioso in cui ho creduto da sempre, impegnandomi in prima linea per la valorizzazione della Reggia di Quisisana, divenuta, dal 2020, il naturale e prestigioso spazio espositivo del patrimonio archeologico dell’antica Stabiae – dichiara il direttore generale dei Musei, Massimo Osanna -. Visitare il Museo Archeologico di Stabia significa non soltanto comprendere la vita e la cultura del passato, ma anche proiettarsi verso il futuro: qui, infatti, si intende costruire un modello virtuoso di dialogo con il territorio, una buona pratica basata sulla sinergia interistituzionale e sulla ricerca scientifica sperimentale. L’istituto, che riapre al pubblico con un nuovo allestimento arricchito nella compagine di reperti esposti e nella metodologia di comunicazione didattica, è un invito alla scoperta della nostra storia: anche l’accordo di valorizzazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha permesso di proporre ai visitatori un viaggio straordinario tra manufatti appena sottoposti a un’attenta campagna di restauro”.
“Il Museo Archeologico di Stabia è molto più di un museo di opere archeologiche di pregio, per quantità e qualità che evidenziano il valore storico e culturale del territorio stabiano - sottolinea il Direttore Gabriel Zuchtriegel - ma un vero e proprio polo culturale e centro di ricerca di richiamo internazionale, in quanto sede di una scuola di formazione per la valorizzazione dei beni culturali dotata di attrezzature per la digitalizzazione e depositi accessibili per la ricerca e lo studio”.