Montesarchio

Provvidenziale – è il caso di dirlo – l'attenzione femminile. Quando ha sentito quel rumore proveniente dal piano superiore, ha pensato che il marito avesse lasciato aperto il balcone della camera da letto. No, l'ho chiuso bene, le ha risposto lui, un noto avvocato di Montesarchio, che è poi salito, per tranquillizzarla, a vedere cosa fosse successo. Senza neanche lontanamente immaginare che i ladri avessero da poco abbandonato il campo. A mani vuote.

Avevano sì aperto armadi e cassetti e rovistato ovunque, violando l'intimità della famiglia presa di mira, senza però trovare soldi e oggetti d'oro. E' bastata un'occhiata all'esterno per capire quale fosse stata la via di accesso al secondo piano della villa. Ben evidenti, sulla facciata, le impronte lasciate dalle scarpe di malviventi acrobati che si erano arrampicati lungo il tubo del gas.

Una volta sul terrazzo, ne avevano forzato con un cacciavite l'infisso e si erano introdotti all'interno della stanza, senza preoccuparsi della presenza, al piano terra, delle vittime. Che hanno scoperto ciò che era accaduto soltanto quando una delle ante ha sbattuto contro l'altra, alla quale era stata appoggiata durante la fuga.

Un episodio che si aggiunge a quelli che la cronaca da tempo sta registrando non solo nella cittadina caudina ma anche in altri centri della provincia e nel capoluogo. Una escalation di furti che sta comprensibilmente preoccupando l'opinione pubblica.