Salerno

Boulaye Dia ha rotto il silenzio. Dopo il caso del mancato ingresso in Udinese-Salernitana, l’attaccante senegalese ha deciso di postare una foto sui propri canali social: si tratta dell’abbraccio con Loum Tchaouna che, dopo il gol in apertura della sfida in Friuli, aveva cercato il compagno di squadra proprio per festeggiare insieme la prodezza del francese. Un gesto che va controcorrente rispetto alla decisione assunta nel secondo tempo dal senegalese che ha scelto di restare in panchina nei minuti finali del match. A questo hanno fatto seguito le dichiarazioni vibranti rilasciate da Fabio Liverani nel post-partita, preludio ad una nuova “battaglia legale”  con il calciatore.

Il caso Dia ha ovviamente spaccato l’ambiente. La tifoseria è stanca degli atteggiamenti e del comportamento del proprio numero dieci e ora chiede alla società a prendere provvedimenti durissimi.
Dallo spogliatoio invece, emergono segnali che potrebbero essere interpretati diversamente. Costil, ad esempio, ieri sera ha postato una foto che raffigurava le maglie da gioco nello spogliatoio di Udine dei compagni di squadra Coulibaly, Sambia, Tchaouna e appunto Dia. Lo stesso estremo difensore ha poi ripubblicato lo stesso scatto dell’esultanza fra Dia e Tchaouna con un simbolico “Questo significa molto”.
Post che hanno contribuito ad accendere ulteriormente il dibattito tra i tifosi e che, per tanti, fotograferebbero il clima che si respira in uno spogliatoio che, sin dai primi giorni di ritiro, non è apparso mai granitico e compatto.