Avellino

La Pac, la nuova politica agricola comunitaria, non piace a Coldiretti Avellino.

L'Assemblea territoriale è stata l'occasione per ribadirlo a gran voce e chiedere al Governo e all'Europa di raccogliere le nuove sfide degli agricoltori per un settore più sostenibile, dal punto di vista non solo economico ma anche sociale. Temi di stretta attualità, con lo sguardo sempre rivolto alle prospettive e alla crescita del comparto agricolo.

“Noi, attraverso un'agricoltura importante in un territorio incontaminato, possiamo dare valore anche al turismo, che diventa un ulteriore fonte di reddito per la crescita del Pil – spiega il direttore regionale Salvatore Loffreda - L'Europa  deve mettere a disposizione questi fondi e al governo chiediamo che ci dia le opportunità anche sotto il profilo autorizzativo, di volere creare le condizioni per non lasciare un'agricoltura mummificata dove l'agricoltore, il pastore, può solo ritornare a fare le sue attività".

Gli fa eco eco la presidente provinciale, Veronica Barbati. “Chiediamo che venga finalmente applicato e implementato il principio di reciprocità negli accordi commerciali, che fa in modo che le nostre produzioni possano essere effettivamente valorizzate dal punto di vista economico e non debbano subire subire la concorrenza sleale, pressante, continua di altri Paesi del mondo di cui accogliamo i prodotti che nella stragrande maggioranza dei casi non rispettano i nostri stessi standard produttivi, mettendo in ginocchio non soltanto le nostre imprese, ma impattando in tanti casi anche sulla salute dei cittadini e dei consumatori”.

“La nuova sfida per gli agricoltori sarà quella di produrre bene, produrre meglio e contrastare i cambiamenti climatici – chiude Luca Palazzoni, esperto Pac dell'Università di Perugia - È questa la sfida che chiede l'Europa. È questa la sfida chiesta sia dagli agricoltori che hanno voglia di spingersi verso un futuro più sostenibile ed è quello  richiesto anche dai cittadini di tutta Europa”.