“Le nostre preoccupazioni sull'andamento dei saldi invernali trovano conferma anche nei dati Istat sul commercio. In Irpinia, come nel resto del Paese, le vendite fanno segnare una netta flessione nell'ultimo mese. Per gli esercizi infatti è stato il peggior febbraio dal 2015, se si esclude la drammatica fase della pandemia”.
Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.
“Le rilevazioni statistiche - prosegue il dirigente dell'associazione di categoria - restituiscono però anche un contraddittorio miglioramento del clima di fiducia delle famiglie, che comunque non si traduce in un aumento dei consumi. Più che una frenata dell'inflazione, che al momento appare soltanto nominale e non si ripercuote concretamente sulla spesa quotidiana, ad influenzare il clima dei consumatori è una sorta di obbligata assuefazione alla situazione critica che stiamo vivendo.
D'altra parte, il clima di fiducia delle imprese continua a calare negli ultimi sei mesi, perchè non si registrano novità positive, per quel che riguarda i costi di gestione, mentre sul tappeto restano per intero le difficoltà da affrontare nella conduzione delle attività.
A destare preoccupazione è pure il rallentamento della discesa dei prezzi degli energetici, che potrebbe preludere ad un rientro dall’inflazione più lungo del previsto. Anche il delicato quadro geopolitico internazionale e la frenata della crescita dell';economia globale, che coinvolge diversi Paesi europei, è un fattore di incertezza, soprattutto dopo che sui territori si è già purtoppo duramente constatata l'immediata
ricaduta dei fenomeni macroeconomici sul contesto locale”.
“Alla luce di tutti questi elementi - conclude Marinelli - resta la urgente necessità di una strategia generale di intervento tesa a restituire potere di acquisto alle famiglie e misure di sostegno alle imprese di prossimità, anche tramite azioni mirate degli enti del territorio”.