La stagione balneare che sta terminando è stata caratterizzata da grande incertezza, con il divieto di balneazione più volte ordinato e più volte revocato, mentre i grandi progetti per la depurazione sono ancora sulla carta e i Comuni rimangono tra i principali inquinatori dei fiumi e del mare.
Attualmente, il depuratore di Tavernola è fortemente sovraccaricato e l'intero quartiere Belvedere sversa i suoi reflui non depurati nel Vallemonio, affluente del Tusciano, al pari del Comune di Bellizzi.
La situazione che emerge dagli atti ufficiali è sconcertante e ha già provocato il risentimento della popolazione, confusa dalle contraddizioni e dai ritardi delle istituzioni.
Con una nota sottoscritta da Pietro Benesatto, Giuseppe Nobile e Luciano Ceriello e protocollata a Comune di Battipaglia, Prefettura di Salerno, ARPA Campania, Giunta Regionale della Campania e Ministero della Salute è stato pertanto chiesto di:
Verificare in autotutela la correttezza delle procedure adottate per la classificazione delle acque di balneazione del Comune di Battipaglia e per la relativa apposizione e successiva rimozione del divieto di balneazione, ai fini della tutela della salute pubblica.
Nelle more della realizzazione del “grande progetto”, verificare la possibilità di attivare con urgenza il funzionamento dei depuratori già esistenti sul territorio, come ad esempio quello in zona ASI di Battipaglia.
Adottare ogni altra misura necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge che impone che “Le regioni e le province autonome assicurano che, entro la fine della stagione balneare 2015, tutte le acque di balneazione siano almeno «sufficienti»”, e per ottenere così la definitiva e giustificata rimozione del divieto di balneazione dalle acque del litorale di Battipaglia.
Redazione Sa