"Vi è una profonda esasperazione che viene da lontano, dopo anni di totale abbandono. La gente è impaurita al Parco Verde a tal punto da non venire in chiesa ma qui c'è chi soffia sul fuoco." E' il pensiero di don Maurizio Patriciello nel commentare l'ultima manifestazione svoltasi a Caivano.
Preoccupa il fatto che camorristi avrebbero manovrato i manifestanti fino ad impedire di andare a messa o frequentare l'oratorio e di un'auto sospetta che domenica sera sarebbe passata più volte fuori dalla chiesa.
"In Calabria - scrive oggi Avvenire - alcuni preti sono stati intimiditi. A don Francesco Pontoriero viene recapitata una lettera con minacce di morte e una lama affilata; poi un gatto morto. Povero gattino, anche tu hai dovuto pagare la stolta prepotenza degli esseri umani. Linguaggio arcaico che ci riporta all’età della pietra. Il significato è eloquente: se continui, farai la stessa fine. A don Felice Palamara, addirittura, arrivano a mettere della candeggina nelle ampolline del vino che egli berrà dopo la consacrazione. Blasfemo. Ma che cosa hanno fatto di male questi due preti? A chi hanno pestato i piedi? Intanto a Francolise, nel Casertano, viene data alle fiamme l’auto di un altro parroco, don Marcos. Mentre a Caivano, sabato scorso, un gruppo di facinorosi si arroga il potere di impedire ai credenti la partecipazione alla santa messa."