Le forze dell’ordine hanno notificato un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip presso il tribunale di Napoli, su richiesta della procura della repubblica di Napoli, a 16 indagati individuati quali occupanti abusivi di 17 immobili siti all’interno del plesso di edilizia pubblica denominato “Rione San Francesco” e conosciuto con la denominazione di “Rione Amicizia” sito nel quartiere San Carlo all’Arena, in particolare in Via Filippo Maria Briganti e vie limitrofe.
Nell’ambito di un’attività di monitoraggio dell’immobile in argomento, che rientra in quelli di edilizia residenziale di proprietà dell’agenzia Campana per l’edilizia residenziale, Acer, ed è costituito da 566 appartamenti divisi in 21 isolati dei quali 12 saranno oggetto degli interventi previsti dal piano nazionale di ripresa resilienza “Pnrr” per essere riqualificati, ha destato particolare attenzione l’isolato 12, ubicato alla via L. Giusso n.17 - traversa di via Filippo Maria Briganti - che è occupato da nuclei familiari riferibili alla famiglia criminale Contini/Bosti, legata alla più vasta organizzazione criminale denominata “Alleanza di Secondigliano”.
Gli accertamenti svolti dalla squadra mobile, dal nucleo investigativo del comando provinciale dell’arma dei carabinieri di Napoli, dalla guardia di finanza di Napoli e dalla polizia locale di Napoli unità operativa tutela patrimonio, per quanto di rispettiva competenza, hanno consentito di individuare all’interno dell’isolato 12 in argomento 17 abitazioni occupate abusivamente da persone che sarebbero riconducibili a contesti di criminalità anche organizzata.
L’attività investigativa interforze, svolta attraverso accertamenti documentali e dalle conseguenti attività di sopralluogo, ha permesso di raccogliere numerosi elementi, a carico dei 16 indagati per invasione di terreni ed edifici.
L’autorità giudiziaria ha concesso un termine di giorni 30 entro il quale i destinatari della misura reale dovranno abbandonare gli immobili, ed al termine del predetto periodo si avvierà la procedura per l’eventuale sgombero coatto.