Benevento

(frasan) “Dobbiamo andare oltre i nostri limiti: quando si vuole centrare un obiettivo, si può riuscire”. Gaetano Auteri alza l'asticella a prescindere dall'avversario. Ora è solo il momento di pensare a se stessi, ad “aprire la porta giusta in vista del finale per evitare un percorso finale frastagliato”. Lo sa bene il tecnico giallorosso che questo è il momento cruciale della stagione, siamo alla fine di febbraio, mancano solo undici partite: “Ogni squadra decide ora il proprio percorso finale”. Come dire che ogni squadra è padrone del proprio destino, anche se in tante occasioni c'entrano, eccome, anche gli avversari. Quando c'è una lepre da inseguire, bisogna essere bravi a metterle pressione, a non lasciarle mai una conquista facile. Ecco, stasera la pressione alle vespe stabiesi, impegnate nel derby contro la Turris, può solo arrivare da una vittoria convincente contro il Sorrento, squadra infida, imbottita di giovani, che non si arrende mai e fa tanti punti, anche inattesi. Maiuri per la panchina ha convocato per stasera due 2007 (il difensore Amendola, l'attaccante Petrone) e un 2006 (il centrocampista Ilardi). Muoversi tra i talenti giovani è un fiore all'occhiello della società costiera. Ma nessuno si azzardi a sottovalutarla, sarebbe l'errore più grave da commettere: “Sarebbe puerile da parte nostra. Ho atleti seri e di grande personalità che un errore così non lo commetteranno mai”.

28 convocati è il segno dell'opulenza, due elementi dovranno giocoforza andare in tribuna (11 in campo, 15 in panchina), le scelte sono fatte, anche se non annunciate. Proviamo ad anticiparle: Terranova al centro della difesa, Nardi e Pinato perni del centrocampo, Ciano inizialmente in campo , magari con la solita “staffetta” con Ciciretti, esterni Improta a destra e Masciangelo a sinistra. Punte Lanini e Starita. “Con le cinque sostituzioni si può cambiare la metà della squadra e noi abbiamo un organico ricco”, filosofeggia il tecnico di Floridia. In campo come sempre non vanno i migliori, ma quelli che “sono più pronti e più adatti come caratteristiche agli avversari”. A questo punto della stagione la cosa più importante è fare la prestazione collettiva e avere sempre l'atteggiamento giusto.