La salma di Domenico Fatigati è arrivata nella chiesa Sant'Alfonso de Liguori, ad Acerra, accompganata da un lungo corteo. Il 52enne è morto nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, giovedì scorso.
L'incidente mortale è avvenuto nell'impianto basamento motore intorno alle 7.40 di giovedì mattina. Domenico aveva iniziato il turno lavorativo da poco più di un'ora. Ora i carabinieri del Nil e del comando provinciale di Avellino sono concentrati a stabilire con esattezza cosa è andato storto. Dovranno accertare se il sistema di sicurezza era stato attivato e perchè il manutentore era in quella zona dello stabilimento. Le indagini faranno piena luce su quanto accaduto sull'incidente mortale, il primo avvenuto nello stabilimento Stellantis in circa 30 anni di attività.
Intanto i sindacati gridano a gran voce di continuare le indagini:
Questo il documento unitario:
A partire da quello che è accaduto a Domenico Fatigati, possiamo sostenere che sia in atto una disapplicazione delle norme di sicurezza, mancati investimenti sulla modernizzazione e sull’organizzazione del lavoro e il ricorso costante ai lavori in subappalto.
Vi è inoltre, una costante distrazione rispetto a questo tema da parte della politica, dei media e del pubblico: oggi quello che non è raccontato non esiste.
A questo si aggiungono le scelte del legislatore che con la liberalizzazione della possibilità di liberalizzare gli appalti a cascata ha ulteriormente peggiorato la legislazione sulla sicurezza.
Infine, come è noto, i mancati investimenti sugli ITL ed ASL ha generato una diminuzione costante dei controlli sui vari luoghi di lavoro.
Tuttavia, alla luce di quanto accaduto negli ultimi periodi, non piu’ rinviabile riprendere l’iniziativa affinchè vi sia una totale inversione di tendenza sugli infortuni sul lavoro.
Per questo è necessario predisporre azioni di sensibilizzazione condivise da Aziende e Organizzazioni di Lavoro.
La sicurezza sul lavoro deve essere considerata la priorità assoluta.
Siamo consapevoli che questo non basta: alla prevalente e colpevole disattenzione va opposta una posizione netta che avvii un percorso di crescita collettiva fatta di rapporti diretti, di consapevolezza nelle fabbriche e nelle aziende.
Per effettuare una inversione di tendenza rispetto alla situazione attuale le Segreterie Provinciali di Fim, Fiom,Uilm,Fismic e Uglm di Avellino ritengono sia utile :
COMMISIONE PROVINCIALE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
Allo scopo di promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro della Provincia di Avellino, costituire la Commissione Provinciale per la salute e la sicurezza. La Commissione, a cui parteciperanno le OO.SS e Federmeccanica di Avellino, dovrà avere il compito di programmare iniziative mirate alla diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro che possano incidere sui comportamenti quotidiani delle persone. Inoltre, dovrà servire ad implementare un approccio coordinato, sinergico e condiviso sulla tematica della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.
PREVENZIONE E FORMAZIONE - BREAK FORMATIVI
Promuovere prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro significa attivare misure adeguate e azioni positive che permettano al lavoratore di acquisire comportamenti sani e sicuri in tutti gli ambienti di vita e di lavoro.
Sulla prevenzione, a nostro avviso, riveste un ruolo fondamentale la formazione somministrata ai lavoratori dipendenti.
Tuttavia, vi è la sensazione che così com’è prevista dall’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011, rischia di non sortire gli effetti desiderati.
Pertanto, sarebbe utile “personalizzazione della formazione” , ovvero prevedere la possibilità di strutturare momenti formativi non solo su temi generici, ma su questioni specifiche partendo dalle valutazione dei rischi contenute all’interno dei DVR e DUVRI.
A tal fine si potrebbero implementare i cd Break Formativi:
Il break formativo si svolge nei luoghi di lavoro in cui si effettuano le lavorazioni;
All’interno dei reparti;
Presso le postazioni di lavoro.
Il break formativo è finalizzato ad innalzare il livello di approfondimento dei contenuti della formazione tradizionale, tramite aggiornamento continuo e ripetuto su:
Rischi legati alla mansione;
Rischi legati al luogo e all’ambiente di lavoro;
Rischi legati alle attrezzature e sostanze utilizzate;
Aspetti di prevenzione sanitaria;
Tecniche e procedure di prevenzione, anche riguardo al genere, all’età e alla provenienza.
Queste nostre proposte sono finalizzate a raggiungere di affermare una nuova cultura della sicurezza sul lavoro.
Questi sono i primi passi da compiere per far sì che tutti i lavoratori a fine turno possano tornare a casa sani e salvi.
I SEGRETARI DI FIM FIOM UIL FISMIC UGLM AVELLINO
GALANO-MORSA-ALTIERI-ZAOLINO- IACOVACCI