"Coltivare sguardi aperti, diventare 'cercatori di luce', cercari della luce di Gesu' nella preghiera e nelle persone". E' il buon proposito per la Quaresima, indicato da Papa Francesco nell'introdurre la recita dell'Angelus. Commentando il Vangelo odierno, l'episodio della Trasfigurazione di Gesù', il Pontefice ha sottolineato come occorra "non staccare mai gli occhi dalla luce di Gesù'". "Un po' come facevano in passato i contadini che - ha spiegato Francesco -, arando i campi, focalizzavano lo sguardo su un punto preciso davanti a se' e, tenendo gli occhi fissi sulla meta, tracciavano solchi diritti. Questo siamo chiamati a fare noi cristiani nel cammino della vita: tenere sempre davanti agli occhi il volto luminoso di Gesu'". "E allora chiediamoci: nel mio cammino, tengo gli occhi fissi su Cristo che mi accompagna? E per farlo, do spazio al silenzio, alla preghiera, all'adorazione? Infine, vado in cerca di ogni piccolo raggio della luce di Gesù', che si riflette in me e in ogni fratello e sorella che incontro? E mi ricordo di ringraziarlo per questo? Maria, splendente della luce di Dio, ci aiuti a tenere fisso lo sguardo su Gesu' ea guardarci a vicenda con fiducia e amore", ha concluso.
"Supplico che si ritrovi quel po' di umanità che permetta di creare le condizioni di una soluzione diplomatica, alla ricerca di una pace giusta e duratura". Lo ha detto il Papa all'Angelus ricordando il secondo anniversario della guerra in Ucraina.
"Ieri 24 febbraio abbiamo ricordato con dolore il secondo anniversario dell'inizio della guerra su vasta scala in Ucraina. Quante vittime, feriti, distruzioni, angustie, lacrime, in un periodo che sta diventando terribilmente lungo e di cui non si intravede ancora la fine", ha detto il Papa all'Angelus, aggiungendo: "E' una guerra che non solo sta devastando quella regione d'Europa ma che scatena un'ondata globale di paura e odio". Il Papa ha rinnovato il suo "vivissimo affetto al martoriato popolo ucraino" ha assicurato le sue preghiere "per tutti, in particolare le numerosissime vittime innocenti". Infine ha chiesto una soluzione diplomatica "per una pace giusta e durata"
"Non dimentichiamoci di pregare per la Palestina, per Israele e per tanti popoli dilaniati dalla guerra, e di aiutare concretamente chi soffre. Pensiamo a tanta sofferenza. Pensiamo ai bambini feriti, innocenti". Lo ha detto il Papa all'Angelus.
Il Papa all'Angelus è tornato a chiedere "scelte sagge e coraggiose" per arginare la crisi climatica. Francesco ha innanzitutto espresso la sua vicinanza "alla popolazione della Mongolia colpita da un'ondata di freddo intenso che sta provocando gravi conseguenze umanitarie. Anche questo fenomeno estremo è un segno del cambiamento climatico - ha evidenziato il Papa - e dei suoi effetti. La crisi climatica è un problema globale che incide in profondità sulla vita di molti fratelli e sorelle soprattutto sui più vulnerabili. Preghiamo per potere intraprendere scelte sagge e coraggiose per la cura del creato", ha concluso il Pontefice.