“Questa mattina ho inviato una nota al ministro del Made in Italy Adolfo Urso in merito alla vertenza Prysmian Fos di Battipaglia. L’esito negativo delle trattative presso il Ministero ha motivato i dipendenti a organizzare un presidio di protesta, in risposta al risultato insoddisfacente delle negoziazioni riguardanti le condizioni lavorative e la sicurezza occupazionale. I lavoratori versano in una situazione critica e attendono risposte concrete sul futuro dello stabilimento. Le recenti decisioni relative ai bandi del PNRR per l'installazione della fibra ottica ci preoccupano. In particolare, tra i requisiti tecnici richiesti per la partecipazione alle gare non sono contemplati standard minimi di qualità e ciò potrebbe mettere a rischio la sicurezza e l'efficienza delle reti di telecomunicazioni. Questa eventualità potrebbe comportare non solo una lesione del principio di leale concorrenza ma anche una minaccia per la competitività, oltre che una potenziale compromissione della stessa sopravvivenza dello stabilimento Fos, con gravi conseguenze per i lavoratori e per l'economia locale. La situazione è ulteriormente preoccupante se si considera il ritardo nell'attuazione dei progetti legati al PNRR, come evidenziato dai dati forniti dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio: solo il 7,4% dei fondi spesi nel 2023 e il 75% dei progetti in ritardo rispetto alla pianificazione prevista”. Dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano.
“Ho chiesto al ministro Urso di intervenire tempestivamente per preservare i livelli occupazionali e promuovere lo sviluppo industriale, particolarmente nelle regioni meridionali del Paese, senza sacrificare l’alta qualità delle produzioni ed il significativo valore aggiunto. È inoltre imprescindibile - conclude Cammarano - accelerare il processo di definizione degli standard tecnici al fine di prevenire possibili danni all'interesse nazionale e assicurare la stabilità dei servizi di telecomunicazione e della cybersicurezza”.