Aveva denunciato un drastico calo degli affari per la sua attività di barbiere e parrucchiere a causa della pandemia covid, incassando così 50mila euro di ristori grazie alle misure previste dal Decreto rilancio, pensato per le imprese danneggiate dai lockdown.
Ma in realtà il negozio non esisteva: è la tesi della Procura di Napoli Nord, che ha coordinato le indagini nei confronti di un uomo residente a Castel Volturno, nel casertano. La guardia di finanza ha sequestrato circa 50mila euro.
Sulla carta l'indagato era titolare di un salone, in realtà fantasma. Ora dovrà rispondere di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
"Gli approfondimenti investigativi hanno fatto emergere che l'indagato non svolgesse l'attività dichiarata, il cui indirizzo corrispondeva a un'unità abitativa di edilizia popolare nel comune di Sant'Antimo - come si legge nella nota a firma del procuratore capo", Maria Antonietta Troncone.
L'uomo avrebbe provato a giustificarsi negando di aver incassato il contributo e di essere stato anzi vittima di un raggiro da parte di un conoscente. Gli investigatori però non gli hanno creduto ed hanno provveduto al sequestro della somma incassata dal diretto interessato.