"Crediamo fermamente nella salvezza, abbiamo ancora un terzo di campionato da svolgere. Ringrazio il presidente Petrucci che, nonostante gli impegni, è venuto qui ad ascoltare i due capitani e Fabio Liverani. Abbiamo dato piena fiducia e piena operatività al mister, saranno prese decisioni importanti che abbiamo condiviso con l'allenatore e il direttore Sabatini". Lo ha annunciato l'amministratore delegato della Salernitana, Maurizio Milan che questa mattina ha fatto visita alla squadra insieme al vice presidente Gianni Petrucci e a Pietro Bergamini.
"Sul futuro non abbiamo cambiato idea in base alla posizione di classifica. La Salernitana per noi è una sfida sportiva ma anche una sfida manageriale e d'impresa. Nelle sfide d'impresa si perde e si vince ma è importante avere sempre chiaro l'obiettivo. Stanno proseguendo i lavori al centro sportivo con grande determinazione. Il campo non ci sta dando energia ed entusiasmo ma si va avanti con grande linearità. Quale sarà il progetto sportivo? È un po' prematuro parlarne perché abbiamo un campionato ancora aperto, siamo concentrati su questo. Per il resto si va avanti come abbiamo detto con i progetti infrastrutturali. Oggi abbiamo trovato una squadra convinta, che ci crede. Abbiamo una partita importante sabato e dobbiamo centrare un risultato importante. Cessione quote? Oggi non è in agenda tutto quello che sta uscendo, poi nella vita non si esclude mai nulla ma non è nell'agenda del club anche perché continuiamo a investire, a gennaio abbiamo fatto sforzi importanti, se c'era la volontà di non investire avremmo fatto come altre squadre.
La Salernitana potrebbe comunque usare il pugno duro con qualche tesserato. "Questo lo deciderà il direttore Sabatini, noi siamo molto vigili. Siamo una delle squadre che ha emesso più multe in serie A, ieri ne abbiamo emesse altre due, non dico a chi per riservatezza. Siamo una società che non transige da certi atteggiamenti. La sconfitta con l'Inter ha fatto molto male, è stata un qualcosa che ha mosso anche il vicepresidente Petrucci ad essere qui. Questo è un aspetto. Per quanto riguarda la possibile riforma per una serie A con 18 squadre, invece, siamo tutti molto coesi. A prescindere dalla posizione di classifica, abbiamo un'ottima leadership in Lega e stiamo guidando insieme ad altri club un dossier sulla riforma del calcio. Poi è ovvio che le battute sono facili quando si è ultimi. Ma noi crediamo che il campionato debba restare a 20 squadre".
Filippo Notari
Sabato Romeo