Avellino

Ci stiamo tutti a dire che adesso basta morti sul lavoro???

Per la verita’ bastava anche ieri ma oggi siamo ad un punto di non ritorno. Non e’ il momento delle accuse, e’ il momento di decidere di fare sul serio. Ogni volta la stessa storia, siamo sempre allo scarica barile ma l’appello forte a tutti quelli che vogliono farlo sul serio raggiunge oggi una forza tale che chi ci sta, bene, chi non ci sta, si assuma le sue responsabilita’ da subito. Il grido di allarme lanciato ogni giorno dalla Fillea Cgil, ma da tutti, anche da chi e’ addetto al controllo, che sa gia’ in partenza che potra’ verificare una azienda ogni 14 anni, vista la carenza di personale. “siamo pochi e non c’e’ il limite al subappalto.

Li’ fuori c’e’ una giungla. Nelle morti sul lavoro non ci sono fatalita’ ma solo violazione delle regole”, questo leggevamo nei giorni scorsi da chi da anni fa la sua lotta come ispettore del lavoro. Poi in questi giorni vedere la faccia tosta di chi ci governa, di chi scrive le rogole, e magari pensa che il subappalto a cascata non c’entri nulla con quello che succede nei cantieri, chi pensa che il massimo ribasso possa darci opere ben realizzate, rispettando i contratti, rispettando le regole che dovrebbero far lavorare i tanti operai nelle migliori condizioni di sicurezza, e che nulla c’entrino coi morti sul lavoro, beh questo poi e’ davvero troppo. No a puntare il dito, siamo tutti d’accordo, ma addirittura girare la frittata no, proprio no. Disgustoso e’ proprio questo, avere la faccia tosta e non vergognarsi, si, questo e’ davvero disgustoso. Anche la ministra del lavoro ci assicura che nelle prossime ore saranno presi provvedimenti importanti, dimenticando forse il protocollo dello scorso anno tra ispettorato nazionale e consulenti del lavoro che, dando un importante ruolo proprio ai consulenti, prevede che se i professionisti danno la cosiddetta asseverazione alle aziende, i controlli su quelle imprese saranno considerati “non prioritari”.

Noi ci teniamo a ricordare che i consulenti lavorano per le aziende, quindi proprio super partes non direi; provvedimento pensato da chi un attimo prima di essere ministra del lavoro era presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro… ma dai, siamo seri. Anche la questione del non rispetto del ccnl edile nei cantieri, ma il ricorso ad altre tipologie contrattuali, e’ interpretato nel modo non corretto. Intanto se qualcuno ce lo consente, nei cantieri edili ci lavorano operai edili, con le stesse tutele, gli stessi diritti e stessi salari. Ma la cosa che deve farci riflettere e’ che il ricorso ad altri tipi di contratto apre scenari che parlano solo di risparmio in termini economici.

Allora mettendo le cose in fila abbiamo di fronte una cosa tanto seria quanto semplice. Se un lavoro lo si fa in tempi piu’ stretti, magari lavorando piu’ di 10 ore al giorno, o magari lavorando piu’ di 12 giorni senza mai riposare, e ancora magari si usano prodotti scadenti, e magari senza “perdere tempo” rispettando regole sulla sicurezza che rallentano i lavori, beh, chiaro che il profitto sara’ piu’ ampio. Allora, per essere chiari, dire adesso basta significa dire che tutti insieme siamo ben consapevoli che tutte queste cose provocano morti e per noi la vita delle persone vale molto di piu’. Io so di poter parlare a nome di tutto il mondo sindacale, e tutto il mondo imprenditoriale serio, che mette al centro la qualita’ del lavoro e il rispetto delle persone, che rappresenta la stragrande maggioranza delle imprese.

Con Ance, con Cna e con tutti quelli che vogliono dire basta, noi vogliamo fare ancora di piu’ e nelle prossime ore lo andremo a dire agli organi di governo, chiedendo di prendere impegni concreti in tutti i lavori che si dovranno svolgere nei nostri territori, a partire da quelli legati al pnrr.

Scriviamo insieme regole piu’ stringenti e chiare dove il rispetto del contratto edile nei cantieri sia solo l’inizio, dove sia bandita la regola del massimo ribasso, dove si prendono impegni vincolanti sul non ricorso ai subappalti a cascata dove si chiedono e si garantiscono le massime tutele in tutti i cantieri. In tutta italia, mercoledi 21 febbraio, in tutti i cantieri edili, si terranno 2 ore di sciopero (nelle ultime 2 ore di ogni turno) per tutte le ragioni esposte e per portare con ancora piu’ forza il grido dei tanti operai che ogni giorno col loro impegno e troppo spesso, col loro sacrificio, ci dicono che la loro dignita’ non e’ merce di scambio, che si muore sul lavoro non per fatalita’ ma perche’ qualcuno commette un reato. Vogliamo dignita’ per tutti.