Benevento

Dopo la serata col Cerignola il Benevento aveva proprio bisogno di una vittoria così. Che spazza via dubbi e incertezze, che rimette subito in carreggiata la strega verso mete ancora sconosciute.

Come era logico che fosse, Auteri ha rimesso mano all'undici di partenza, avvicinandolo a quello che aveva giocato molto bene a Crotone. E ne ha ricevute risposte concrete, pur su un campo che riserva a tutti accoglienze non certo con petali di rosa cosparsi sul suo infido sintetico. Il tecnico di Floridia aveva detto in conferenza che un giocatore bravo si adegua in un attimo anche alla ristrettezze di un campo come quello di Picerno. E' senz'altro vero, ma una cosa è dirlo, un'altra farlo. La squadra lucana è abituata a sfruttare al meglio quei fazzoletti di campo, aggredisce il portatore di palla asfissiandolo con un pressing spesso persino triplicato. E' difficile uscirne, servono tecnica e polpacci tonici per resistere e ripartire.

E' stata una partita difficile, come negarlo? Però il Benevento non ha mai perso la testa. Ha difeso con ordine compatto attorno a Terranova, ha aggredito, giocato d'anticipo e ripartito in velocità sulle corsie esterne. Creare tante occasioni sul piccolo campo lucano è sempre un'impresa per tutti. Il Benevento c'è riuscito. Aveva segnato un gol buono con Ciano subito dopo il vantaggio picernese, ha costruito un'azione da manuale a sinistra con Lanini conclusa con un tiro che ha sfiorato il palo, si è presentata altre due volte dalle parti di Merelli con Talia e con Simonetti. Nella ripresa ha persino accentuato il suo incedere offensivo: due interventi da urlo del portiere picernese su Pastina prima e Simonetti poi, una traversa di testa di Lanini, poi finalmente i gol. Un rigore che Giaccaglia di Jesi non ha potuto ignorare, tanto netto è stato il fallaccio di Biasiol su Pinato e un gol del giovane Carfora, al suo primo centro tra i professionisti, dopo le “vendemmiate” nelle giovanili. Perfetto il rigore di Ciciretti, che s'è preso una responsabilità pesante e non ha sbagliato. Quello del mancino romano è stato il secondo rigore stagionale fischiato a favore del Benevento (contro i 5 concessi contro), dopo quello, ironia della sorte, dato nella gara d'andata proprio contro il Picerno e trasformato da Marotta.

La classifica resta da scrivere, visto che stasera si giocano altre quattro partite tra cui il derby Avellino-Casertana. Ma la strega ha il terzo posto abbastanza blindato, dove tutt'al più può arrivare anche l'Avellino in caso di vittoria. 48 punti, una lunghezza dietro il Picerno, sette dalla Juve Sabia. Il gap è ancora ampio e come sottolinea Auteri è meglio non parlare di classifica. Ora il Benevento è atteso da due partite consecutive in casa: lunedì 26 col Sorrento, sabato 2 marzo col Foggia. Entrambe in notturna, come tante altre sfide della strega. E' il dazio da pagare per far fare bella figura alla Lega...