Baiano

di Paola Iandolo 

S.C. e F.C. padre e figlio sono stati fermati dai militari dell’arma di Baiano. I due sono accusati del delitto di Felice Lippiello, avvenuto per questioni di droga. Al momento i due sono nelle celle di sicurezza dei carabinieri, in attesa che vengano tradotti in carcere. Il decreto di fermo indiziato di delitto emesso dal pubblico ministero del tribunale di Avellino, per padre e figlio, dovrà essere convalidato dal gip. Gli inquirenti sono arrivati ai due congiunti grazie all'analisi dei tabulati telefonici e delle immagini di videosorveglianza attive in zona. I due sono difesi dagli avvocati Walter Mancuso e Maurizio Lo Sapio del foro di Nola.

Il delitto

Lippiello, 54enne di Baiano, venne colpito da una coltellata alla gamba sinistra dopo esser stato contattato telefonicamente. Fu proprio lui a chiamare il 118. Riferì all'operatore di essere stato accoltellato alla gamba. Ma quando arrivarono i soccorsi e i carabinieri in via De Sanctis, Felice Lippiello, 54 anni, era purtroppo in condizioni critiche. L'uomo, ferito nel cortile dell'abitazione del fratello, nella zona storica dei “Vesuni” morì sull’ambulanza nel tragitto verso il pronto soccorso. Dall’autopsia emerse che il 54enne aveva anche altre ferite da arma da taglio, quindi vi era stata colluttazione con il suo aggressore e Lippiello aveva tentato di difendersi.

Il precedente

Il 19enne era già stato coinvolto in un’altra vicenda giudiziaria. Infatti rapinò il tabaccaio di Baiano, colpendolo anche al capo con il calcio della pistola, nel marzo 2023. Per quella vicenda rimediò due anni di messa alla prova. Il minore entrò in azione lo scorso 17 marzo, con la pistola in pugno e con il volto coperto dal passamontagna.