"Un grave errore: quell’insulto se lo poteva risparmiare. E, purtroppo, spesso De Luca non se li risparmia". Così, in una intervista al Corriere della Sera, Susanna Camusso, senatrice Pd, in merito alle affermazioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, contro la premier Giorgia Meloni. "Sono rimasta molto colpita dallo schieramento di polizia e dall’idea che gli amministratori non potessero entrare in piazza davanti a Palazzo Chigi. La trovo mancanza di rispetto: un’istituzione che vieta l’ingresso ad un’altra istituzione, mi pare complicato. Se poi pensiamo che questo è il governo dell’autonomia differenziata, siamo a posto. All’insediamento, Meloni disse che non avrebbe mai represso nessuna manifestazione di dissenso. Ma i fatti stanno dimostrando esattamente l’opposto: viene represso tutto il possibile", afferma. Camusso evidenzia che "in qualunque iniziativa bisogna mantenere un linguaggio corretto e istituzionale. E non averlo fatto è stato un gravissimo errore da parte di De Luca perché la dialettica nella politica ci deve essere, ma fondata sul rispetto"."Il risultato è che tutti commentiamo quello e non parliamo più del merito della riforma. È il gioco della distrazione. Ma il gioco è iniziato dalla dichiarazione con cui Meloni suggeriva ai manifestanti di andare a lavorare. Parole altrettanto insopportabili e insultanti", sottolinea.
Camusso: "Insulto a Meloni grave errore di De Luca. Ma li commette spesso"
La senatrice Pd: "Però ha iniziato Meloni invitando i manifestanti ad andare a lavorare"
Redazione Ottopagine