Ariano Irpino

Un fiume ininterrotto di persone dal pomeriggio di ieri, quando la salma è giunta da Parigi percorrendo le strade della città, fino alla mattinata di oggi per l'ultimo commosso saluto.

Pietro Puopolo, è ritornato nel suo luogo del cuore e lo ha fatto per uno strano scherzo del destino nel giorno dell'amore. Quel luogo che è stato la sua vita fino alla fine. Quel luogo che è stato il suo nido, la sua famiglia, la sua forza, la sua anima. Qui lo ha accolto in un fragoroso applauso la sua famiglia e quella allargata dei dipendenti, la sua forza lavoro, la ragione della sua vita.

"E' grazie a lui se oggi mi sono realizzato - ha detto uno dei suoi dipendenti in lacrime - come me tante altre persone."

A rendergli onore, prima nella chiesa di Santa Barbara dove è stata allestita la camera ardente e poi nel Santuario Madonna di Fatima, migliaia di persone. Una folla impressionante, c'è chi è giunto anche da fuori per esprimere la propria vicinanza ai familiari. Decine e decine di manifesti, il calore di tante attività commerciali. Presenti le massime istituzioni della città a partire dal sindaco Enrico Franza e il presidente della comunità montana Ufita Raffaele Fabiano. 

A presiedere il rito funebre il vescovo Sergio Melillo in quale ha rivolto parole di affetto e vicinanza ai familiari affranti dal dolore.

"Un uomo innanzitutto innamorato della sua città e del proprio lavoro. Una persona che ha dato tutto, perchè potesse fiorire questa comunità attraverso anche l'imprenditoria e l'impegno sia nel campo sociale che economico. Una figura di alto profilo che si è sempre impegnata e distinta per la capacità imprenditoriale, umana e di prossimità con la nostra comunità."