ulle polemiche nate dal linguaggio utilizzato per la querelle sui fondi di coesione e il Sud, il governatore campano Vincenzo De Luca non risparmia critiche al suo partito. "Sono 'commosso' pure per il Pd - dice rispondendo ai giornalisti a margine del Nauticsud - sono altre stupidaggini. Qual è il linguaggio appropriato che avrei dovuto usare dopo un anno e mezzo di prese in giro? Hanno sbagliato alcuni del Pd a parlare di turpiloquio. Non conoscono loro la lingua italiana".
Secondo De Luca - che ha rimarcato l'importanza dell'annunciata manifestazione del 16 febbraio a Roma - "c'è un linguaggio forte, di battaglia politica di fronte a gente che sta togliendo il pane ed il lavoro al Sud. Poi se il Pd intende fare la battaglia da 'pipì' la faccia, noi facciamo la battaglia adeguata all'urgenza dei problemi sociali che abbiamo". Ha aggiunto il governatore: "Dopo un anno e mezzo di blocco - e ancora oggi non ci dicono il perché - credo sia il minimo combattere e alzare la voce; se non avessi alzato la voce non avrebbero parlato del Sud e della Campania né quelli del governo né quelli dell'opposizione"