Avellino

La magistratura è stata chiamata a dipanare la controversia complessa in materia di riorganizzazione dei rifiuti, a riprova di una assenza totale da parte della politica che non è stata capace nè di fare sintesi, nè tanto meno di trovare una soluzione condivisa.

Oggi bisogna prendere atto che TAR ha messo dei punti fermi rispetto alla costituzione della soc.tà Irpinia Rifiuti Zero da parte dell’ATO.
A distanza di due mesi l’ATO continua a tacere su come intende salvare la gestione pubblica.

Mai come in questa occasione tacere non significa stare fermi. Tutti sappiamo che con il passare del tempo si avvicina la gara per cercare il soggetto gestore, visto l’impossibilità, da parte dell’ATO, di assegnare ad Irpinia Rifiuti Zero la gestione del servizio.

Quello che non giustifichiamo è l’irrigidimento e l’immobilismo da parte dell’ATO che non vuole coinvolgere i sindaci sul progetto di gestione.
Nonostante le svariate sollecitazioni, anche formali, non ultima quella del 3 novembre, l’ATO si era impegnato a convocare l’assemblea dei sindaci per avviare quanto meno una consultazione. Purtroppo tra mille scuse, da parte dell’ATO si preferisce tacere, anzi che chiamare i sindaci ad assolvere un loro dovere istituzionale, su una materia così strategica per il nostro territorio, perché?

Con nostra grande sorpresa e con un tempismo inaspettato, l’ATO si appresta ad effettuare ben 13 assunzioni.
Ora ci chiediamo: in questa fase servono queste assunzioni, quando ancora non è chiaro e non è stato definito nulla per il futuro?
Questi costi non vanno ad aggiungersi, compreso quelli dei dirigenti, aggravando ulteriormente il peso per i comuni?

Non sarebbe stato più logico e razionale vedere l’assetto dell’organico complessivo futuro, rispetto a quello oggi impegnato, in modo da non avere eventuali sgradite sorprese?