Sono state pubblicate con anticipo rispetto alla scadenza naturale le graduatorie delle aste e dei registri della XIII procedura del GSE.

La prima positiva considerazione da fare - si legge in una nota dell'Anev, l'associazione nazionale energia del vento, guidata da  Simone Togni - riguarda le tempistiche rispettate che, per la prima volta, anticipano la scadenza dando un segnale di efficienza del nuovo GSE molto apprezzata dagli operatori FER. Questi segnali infatti danno evidenze concrete che il percorso di avvicinamento dell’Ente alle esigenze del settore nell’interesse collettivo di realizzare la transizione energetica, si sostanziano con risultati concreti.

Nel merito dei risultati pubblicati troviamo poi ulteriori motivi di positività, in primo luogo deve essere sottolineato come l’adeguamento delle tariffe poste a base d’asta, fortemente voluto dall’ANEV che ne ha fatto una battaglia lunga alcuni anni e finalmente vinta, ha portato ad una partecipazione molto maggiore delle procedure precedenti a beneficio del sistema.

Altro elemento da sottolineare poi è l’assegnazione di moltissima potenza (79 progetti pari a 1.001,00 MW in Asta e 63 progetti per 40,10 MW a Registro) grazie all’attivazione da parte del GSE della possibilità di utilizzare potenza di contingenti inutilizzati per recuperarli dove necessario. Questo intervento è molto apprezzabile e dimostra la volontà del GSE di supportare il raggiungimento degli obiettivi settoriali. Si aggiunga poi che risulta molto piccolo il numero di progetti esclusi, cosa importante poiché denota un livello dei progetti crescente anche grazie al soccorso amministrativo prestato da GSE in questa procedura.

L’esito assai positivo di questa procedura consente di asserire che quanto da tempo richiesto dall’ANEV era fondato su elementi reali, infatti un adeguato segnale di prezzo per le procedure competitive porta ad una partecipazione adeguata e un beneficio per il sistema. Ora si continui su questa strada fornendo agli operatori dei segnali di prezzo adeguati nei prossimi Decreti FER X e FER2, differenziando le tecnologie e adeguando le tariffe all’inflazione anche dopo l’aggiudicazione e durante l’esercizio. Infatti un meccanismo di sostegno a due vie come quello attualmente riconosciuto ai produttori FER tramite il GSE garantisce la crescita delle rinnovabili solo se offre dei segnali di prezzo almeno vicini al prezzo dell’energia e separando le tecnologie al fine di metterle in competizione tra loro.

Se invece offre tariffe assai inferiori al mercato ovvero si fanno competere tecnologie con costi diversi, il rischio è quello di non ottimizzare le aggiudicazioni e che gli operatori sono portati a rinunciare a scapito dei benefici dati da sviluppo, investimenti e riduzione dei costi dell’e.e. del nostro Paese, oltre ovviamente ai molti benefici ambientali.